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SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA (TREVISO) - «Abbiamo perso un alpino e un amico, una delle poche persone sempre con il sorriso a scandirgli il volto e che andava d’accordo con tutti». Penne nere in lutto per l’improvvisa morte di Giorgio Frezza, il 66enne deceduto nell’incidente stradale che si è consumato sulla Nuova Statale del Santo, nel comune di Cadoneghe (Padova) nel pomeriggio di lunedì. L’ex meccanico di Sernaglia della Battaglia era alla guida di un furgoncino Kangoo quando si è scontrato con un’Alfa Romeo che viaggiava nel senso opposto. La dinamica dell’incidente è al vaglio delle forze dell’ordine, mentre la procura di Padova ha aperto un fascicolo per far luce sull’accaduto e sulle eventuali responsabilità degli automobilisti coinvolti nello scontro nel quale Frezza è morto, mentre il 41enne alla guida dell’Alfa Romeo è uscito dal mezzo praticamente illeso, così pure un 57enne al volante della Bmw che procedeva nello stesso senso di marcia del furgoncino e rimasto coinvolto nello scontro. Una volta liberato dalle lamiere, il 66enne era stato soccorso dal personale del Suem 118, ma inutili sono stati i tentativi di rianimarlo e il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
IL CORDOGLIO
Tutta la comunità di Sernaglia della Battaglia è chiusa nel dolore, vicina alla moglie di Giorgio, Antonella, e alle loro due figlie. Frezza da alcuni anni era in pensione, dopo una vita passata tra auto e motori. Si era occupato anche della manutenzione dei mezzi del comune. Alpino, era sempre pronto a tendere la sua mano a chi ne aveva bisogno: per questo in paese era conosciuto da tutti. Giorgio portava con orgoglio il cappello alpino e ne incarnava pienamente lo spirito e i valori. Era consigliere del gruppo di Sernaglia. «Era sempre attivo – ricorda il capogruppo Tomas Tasca -. Era sempre disponibile per qualunque attività c’era fa fare, era sempre presente, era un promotore dei valori alpini. Se c’erano da fare delle manutenzioni, lui era il primo a dare la propria disponibilità. Lo faceva con noi alpini, ma anche con tutte le associazioni del paese, penso ad esempio all’associazione che organizza il carro mascherato. Se c’era un generatore o una ruota da riparare lui c’era e non chiedeva mai nulla in cambio, gli bastava un semplice “grazie”».
LA DECISIONE
«Venerdì avevamo in programma una festa, ma l’abbiamo annullata – prosegue il capogruppo -. Ci stringiamo con rispetto e silenzio alla famiglia di Giorgio». Si attende il nulla osta per fissare il funerale che si terrà nella chiesa di Sernaglia. Alla cerimonia funebre saranno presenti gli alpini di Sernaglia e dei paesi vicini, oltre che della sezione di Conegliano, con i gagliardetti a lutto. «Non solo noi alpini siamo rimasti sconvolti dall’improvvisa morte di Giorgio, ma tutta la comunità di Sernaglia – sottolinea Tasca - stamane (ieri ndr) il dolore era palpabile. E questo testimonia come Giorgio in tutti questi anni abbia seminato bene lasciando in tutti noi dei bei ricordi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino