Treviso. Case a prezzi agevolati per giovani coppie e famiglie monoreddito

Gli alloggi a prezzi calmierati
TREVISO - Più case per giovani coppie e famiglie monoreddito. Ovvero quei soggetti che oggi, alle quotazioni correnti di mercato, faticano sempre più ad...

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TREVISO - Più case per giovani coppie e famiglie monoreddito. Ovvero quei soggetti che oggi, alle quotazioni correnti di mercato, faticano sempre più ad acquistare un’abitazione a Treviso. Per questo l’amministrazione comunale punta su nuova edilizia a prezzi calmierati. Per riuscire nell’intento, incentiva la formula del co-housing, sigla che identifica residenze con spazi e servizi condivisi. E soprattutto chiama a partecipare all’operazione i privati. Ca’ Sugana sta avviando le procedure per assegnare a questi scopi delle aree Peep (i piani di edilizia economico popolare) nei quartieri di Santa Bona, San Lazzaro e Canizzano e ha modificato il regolamento in materia.


LO STRUMENTO
«I nuovi bandi renderanno maggiormente flessibili le opportunità offerte dall’edilizia Peep, essendo in grado di renderla più competitiva perché la doteranno di nuovi standard volti a favorire una maggiore concorrenzialità nel mercato dell’abitare - conferma l’assessore all’Urbanistica, Linda Tassinari - Queste novità e semplificazioni hanno infatti il principale scopo di favorire la crescita del livello qualitativo delle abitazioni dovrà sempre più vertere ai principi green dell’ecosostenibilità ed essere pronto ad accogliere innovativi spazi in co-housing, da vivere in sicurezza».


I PALETTI
Gli interventi , infatti, dovranno rispondere a due caratteristiche chiave. La prima, appunto, è la co-residenza: in buona sostanza i complessi immobiliari dovranno essere composti da alloggi privati insieme ad ampi ambienti (coperti e scoperti) destinati all’uso collettivo e alla condivisione tra gli abitanti. Non a caso, gli operatori interessati a partecipare al bando dovranno indicare anche di quali servizi collettivi strutturati hanno previsto nel loro progetto. Tra i possibili esempi: locali multifunzionali dedicati a sala riunioni, a sala per mangiare insieme, per attività ricreative, biblioteca, servizio di baby-sitting, oppure deposito per biciclette e attrezzature varie, lavanderia per lavaggio e asciugatura panni, deposito per utensili da giardino o per piccoli lavori fai da te e così via. Questi spazi saranno esclusi dal calcolo della superficie utile (fino ad un limite massimo del 5% della superficie utile totale e comunque per estensioni non superiori a centro metri quadrati dell’area complessiva).


EDIFICI “GREEN”


Secondo aspetto: saranno favoriti gli interventi di edilizia sostenibile, promuovendo l’impiego di fonti energetiche alternative, coperture e pareti verdi, il recupero delle acque meteoriche, fino al raggiungimento della massima prestazione energetica, rendendo così l’edilizia convenzionata maggiormente competitiva e capace di poter fornire valide alternative con alloggi moderni a prezzi calmierati, funzionali ad una crescita del livello qualitativo delle abitazioni. Per contribuire a contenere gli importi entro limiti accessibili, inoltre il Comune ha previsto anche un’altra agevolazione: un’ulteriore riduzione degli oneri di urbanizzazione, già in precedenza diminuita del 30% del valore dovuto, fino ad arrivare al 50%. Il bando “Cohousing, Social & Green nuova generazione di edilizia convenzionata” relativo alle aree PEEP denominate 6.1 S. Bona - 8.2 Canizzano - 9.2 San Lazzaro”, è riservato a cooperative edilizie che costruiscono case di abitazione per i propri soci e soggetti singoli associati, secondo le condizioni previste dall’articolo 6 delle Norme Tecniche di Attuazione del Peep costituiti in cooperative edilizie, imprese di costruzione e loro consorzi e società edilizie a prevalente capitale pubblico, aventi come scopo istituzionale la realizzazione di programmi di intervento di edilizia economico popolare, enti pubblici operanti nel settore dell’edilizia residenziale pubblica ed enti pubblici non operanti in questo settore che costruiscono abitazioni per i propri dipendenti.

 

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Il Gazzettino