PORTO MARGHERA - Bene l’aria, molto male l’acqua. I risultati dei campionamenti di Arpav mostrano un quadro piuttosto definito sulle ricadute ambientali del...
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Il problema principale, però, resta l’acqua. Ieri mattina Arpav e capitaneria hanno perlustrato la zona fino al largo della laguna per prelevare campioni ad ampio raggio e capire se gli effetti dell’inquinamento possano aver sconfinato raggiungendo altre zone. Qui, la situazione, è decisamente più pesante: i livelli di inquinamento, infatti, rimangono decisamente molto elevati per essere al terzo dall’incendio. «Lo sversamento delle sostanze tossiche - continua Marchesi - è stato bloccato, ma purtroppo comunque in ritardo. Dobbiamo verificare, quindi, se la diffusione sia stata arginata o si sia diffusa. Quel che sappiamo è che le acque continuano a essere pesantemente contaminate e dobbiamo quindi proseguire con il monitoraggio anche nei prossimi giorni». Cruciale capire quanto, però. L’esito dei campionamenti al largo saranno fondamentali per misurare l’entità del problema e le ricadute per l’ecosistema lagunare.
L’altro rischio da evitare è quello di incorrere in un altro tipo di inquinamento: quello biologico. Perché la strage di pesci provocata dallo sversamento in acqua dovrà richiedere un intervento rapido per evitare che il prodotto ittico marcisca. «Parliamo di migliaia di pesci - prosegue il direttore di Arpav - se marcissero creerebbero un danno ambientale notevole. Nelle prossime ore dovranno essere raccolti e portati a smaltire in un inceneritore, motivo per cui abbiamo allertato la protezione civile per chiedere di procedere alla rimozione». I volontari continueranno con le operazioni anche oggi, è fondamentale ripulire l’area interessata dal prodotto ittico contaminato. I pesci sarebbero morti per anossia. Le sostanze tossiche finite in laguna, cioè, avrebbero saturato l’acqua togliendo loro l’ossigeno necessario.
Arpav nei giorni scorsi ha realizzato 13 campionamenti di aria e 5 campioni di acque superficiali. Durante la mattinata dell’incendio i campionamenti sono stati effettuati nelle vicinanze dell’azienda in via Malcontenta, in via fratelli Bandiera a Marghera, vicino al cavalcavia, nell’area dell’ospedale dell’Angelo e del Civile di Venezia. Nel pomeriggio, ad incendio ormai sotto controllo, Arpav ha effettuato ulteriori campioni di aria in via della Chimica a Porto Marghera, in Piazza Barche in Centro a Mestre e al Parco San Giuliano. Ora si attendono gli esiti delle ultime analisi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino