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Allerta incendi nei boschi della Marca: dopo i due divampati nel week end nel Gran Bosco dei Fontanassi alle sorgenti del Sile e sul Monte Grappa, i vigili del fuoco mettono in guardia: «La prolungata siccità unita al vento di questi giorni creano la tempesta perfetta per far galoppare gli incendi». Della situazione potrebbero approfittare piromani e malintenzionati. Ma anche un innesco accidentale come un mozzicone gettato a terra o le faville di un barbecue rischiano di scatenare l’inferno. L’attenzione è massima, quindi e ai cittadini si chiede di segnalare qualsiasi pennacchio di fumo o movimento sospetto nelle zone boschive.
LE INDAGINI
Intanto proseguono le indagini per scoprire le cause del rogo scoppiato a Vedelago, nel parco del Siel. Finora non sono state trovate tracce di innesco: cosa che farebbe propendere quindi per l’origine accidentale, magari per colpa di un mozzicone di sigaretta gettato a terra e per un fuoco di sterpaglie acceso da un contadino e le cui faville sono poi atterrate lì. La pista dell’autocombustione invece continua a non convincere la sindaca di Vedelago Cristina Andretta.
L’APPELLO AI CITTADINI
Ne è convinto anche Flavio Dall’Agnol, sindaco di Borso del Grappa dove sabato pomeriggio, verso le 16, è scoppiato un vasto incendio in borgo Val Rossa, a Campocroce. Per spegnerlo, oltre alle squadre di terra dei pompieri e dei volontari dell’Avab, è intervenuto anche l’elicottero del dipartimento incendi boschivi. «Abbiamo salvato il Grappa. La tempestività e la competenza dei pompieri hanno permesso di circoscrivere le fiamme. L’area boschiva interessata (circa 5mila metri quadri, ndr) non comprendeva conifere e altre piante resinose, altrimenti sarebbe stato un disastro». Il primo cittadino è convinto che dietro al rogo non ci sia lo zampino di un piromane ma una disattenzione. Da qui l’appello a cittadini e gitanti: «Prestate sempre la massima attenzione: anche le braci di una grigliata potrebbero provocare un incendio, vista la grande siccità del periodo».
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Il Gazzettino