L'auto da un milione di euro clonata a Conegliano: è la famosa Alfa Romeo 1900 Super Sprint Zagato

L'auto da un milione di euro clonata a Conegliano: è la famosa Alfa Romeo 1900 Super Sprint Zagato
CONEGLIANO (TREVISO) - Una macchina clonata, una copia e fatta neppure tanto bene di una Alfa Romeo 1900 Super Sprint Zagato, vettura d'epoca il cui valore, sul mercato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

CONEGLIANO (TREVISO) - Una macchina clonata, una copia e fatta neppure tanto bene di una Alfa Romeo 1900 Super Sprint Zagato, vettura d'epoca il cui valore, sul mercato del collezionisti, è di circa 1 milione. Finita però in un sito inglese frequentato da ricchi compratori in cerca di un gioiello esclusivo, e per giunta con un numero di telaio uguale a quella di autovettura che effettivamente esiste e che è proprietà di un uomo di Pescara, residente negli Stati Uniti. Ed è partita la denuncia che vede tre uomini, un 85enne e due 50enni, a processo a Treviso per truffa.


La vicenda inizia quando il presunto cervello di tutta la macchinazione, l'85enne, compra la scocca e lo scheletro di un auto e decide di metterla a posto. È, questa la versione del suo legale, l'avvocato Stefano Arrigo, un appassionato ma non un esperto di macchine d'epoca, né pretende di esserlo. Rimette in sesto l'auto e la pone su strada, in attesa di un compratore. Al Pra di Treviso ottiene la targa con un numero di immatricolazione che però è lo stesso di una macchina esistente che non è la copia ma l'originale. Il fatto è che il proprietario della vettura originale scopre che la copia dell'auto, stesso numero di telaio, è in vendita su un sito collegato a' una rete di collezionisti, anche se senza prezzo.  E che la macchina risulta avere un identificativo identico al suo. Qualche anno prima infatti aveva fatto denuncia della scomparsa del libretto dell'auto e qualcuno avrebbe utilizzato i dati per fare il clone.

Oltre al proprietario della macchina incriminata, prima sequestrata e poi restituita, a processo ci sono la persona  che ha materialmente la custodia l'autovettura e quello da cui il possessore dell'auto clonata aveva acquistato la targa. Fin qui le ipotesi della Procura.


L'85enne sostiene invece di aver acquistato la macchina e che il numero di telaio taroccato era già presente. Non avendo spazio nella propria casa, a Conegliano, decide di darla al secondo indagato e nel frattempo di metterla in vendita, senza però un prezzo che richiami al presunto valore. I periti, compreso quello della Procura, sostengono che la vettura incriminata non è in nessun modo riconducibile alla Alfa Romeo 1900 Super Sprint Zagato, che è una semplice imitazione e neppure troppo accurata tanto che anche ad un occhio non espertissimo risulta una copia malfatta. Si torna in aula a giugno. Toccherà all'85enne spiegare come ha cercato di ricreare l'auto da un milione di euro. Poi arriverà la sentenza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino