Padova. Alessandro Preziosi inaugura la stagione di prosa al Teatro Verdi con «Moby Dick»

Lo spettacolo andrà in scena martedì alle 20.30 e c'è già il tutto esaurito

Alessandro Preziosi
PADOVA - Su il sipario al Verdi per la nuova stagione di prosa che parte con un popolare volto dello spettacolo nazionale. C'è già il tutto esaurito....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - Su il sipario al Verdi per la nuova stagione di prosa che parte con un popolare volto dello spettacolo nazionale. C'è già il tutto esaurito. Martedì alle 20.30 Alessandro Preziosi inaugurerà il cartellone con "Moby Dick" tratto dall'immortale libro di Herman Melville e prodotto da Khora Teatro e punteggiato nella sonorizzazione dal live eletronics di Paky Di Maio. Uno dei più intramontabili capolavori della letteratura americana e mondiale oscillerà tra la rilettura delle memorie del naufrago Ismaele e l'interpretazione monologante e ossessiva dell'irriducibile capitano Achab, impegnato nella fatale caccia alla balena bianca che ha affascinato generazioni di lettori. Scritto nel 1851 e pubblicato in Italia per la prima volta nel 1932, grazie alla bella traduzione di Cesare Pavese, il testo statunitense è uno di quei titoli che lascia il segno non di certo solo per una cronaca enciclopedica della quotidianità delle baleniere, ma soprattutto per un racconto dell'epica e infinita lotta dell'uomo contro i suoi mostri. L'adattamento è rivolto a riscoprire quella vena aurea, luminosa che scorre nel sottosuolo dell'opera originale: la vena di quei profeti che prima e meglio di tutti hanno intravisto un barlume di vero nelle profondità dell'uomo e del suo mistero sulla Terra. Melville è stato un profeta, e il suo lavoro più famoso rappresenta il suo maggiore testamento: il protagonista accompagna lo spettatore in un viaggio fino agli abissi dell'animo umano, aiutandolo a decifrare il labirinto di avventure, simboli e filosofie che ne hanno fatto un moderno mito e sfiorando sempre il tragico epilogo che solo nelle ultime battute si rivela essere un messaggio di speranza.

Prima dello spettacolo

Prima della pièce al Verdi, che torna ad accogliere il pubblico in un assetto rinnovato dopo i lavori di manutenzione straordinaria realizzati nel corso dell'estate e con il record di 2991 abbonati, lo Stabile del Veneto e il Comune festeggeranno con una rappresentazione di danza in quota: dalle 19.30 all'esterno andrà in scena "LoveBar" a cura della compagnia Il Posto, diretta dalla coreografa Wanda Moretti, assieme alla Marco Castelli Small Ensemble. La performance è ispirata a "La bottega del caffè" di Carlo Goldoni: l'intera commedia goldoniana verrà trasformata in una partitura fisica, dove le parole delle battute dei diversi personaggi diventeranno delle azioni danzate, andando così a svelare e mostrare le dinamiche più interne e principali di uno dei testi più famosi del commediografo veneziano, mostrato sotto un punto di vista inedito. Seguirà un progetto fortemente voluto dallo Stabile e sostenuto dal campione di handbike Damiano Marini: i Talents, cinque giovani padovani nello spettro autistico, abbatteranno due barriere architettoniche con rampe di Lego riciclati dall'assessorato al sociale del Comune (accesso libero). 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino