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VITTORIO VENETO - Ha preso avvio da Alghero il giro d'Italia in treno di Alessandro De Nardi, 42 anni. Dalla Sardegna a bordo di 79 treni e una nave traghetto ha toccato, in 14 giorni dall'8 al 21 agosto, tutte le regioni italiane percorrendo complessivamente 6.278 chilometri, per fare quindi rientro a casa, in Val Lapisina. Non nuovo a queste imprese, in passato aveva fatto il giro in treno della Germania, De Nardi con eccezione di due treni intercity, due bus sostitutivi e due tram, ha esclusivamente utilizzato per il giro d'Italia treni regionali che gli hanno permesso di fare tappa anche nelle piccole località italiane e, soprattutto, di misurare i diversi livelli di servizio offerto lungo tutto lo stivale.
L'AVVENTURA
Un viaggio motivato dall'«interesse e dalla passione per il trasporto ferroviario che coltivo da tanti anni e che mi vede impegnato anche con l'associazione Treni Belluno racconta De Nardi -.
LE TAPPE
Dopo Sardegna e Sicilia, la rotta è proseguita via Reggio Calabria, Cosenza, Potenza, Foggia, Benevento, Caserta, Roma, Pisa, Genova, Savona, Torino, Aosta, Milano, Pesaro, Verona, Ora, Trento, Sacile e Vittorio Veneto. «Viaggiando su treni regionali si notano grandi differenze fra le varie regioni: in alcune c'è meno attenzione per la pulizia dei treni, in altre la comunicazione al pubblico dei ritardi lascia un po' a desiderare. Ho viaggiato sulla Trapani-Palermo senza aria condizionata, quattro ore e mezza rispetto all'ora e mezza necessaria in auto. Posso quindi dire sottolinea De Nardi che dal punto di vista ferroviario a casa nostra stiamo molto bene». Un viaggio che ha offerto, per 14 giorni, una finestra sull'Italia: «Dal finestrino ho visto un Paese spettacolare e che potrebbe essere ancora migliore». Il treno è diventato per De Nardi negli anni un «ambiente naturale: qui ammette mi sento a casa». Progetti futuri? «Potrebbe essere la Transiberiana o l'Orient Express».
Il Gazzettino