BELLUNO I camion lungo la Alemagna e il futuro di una strada che nelle ultime settimane ha mostrato, ancora una volta, tutti i propri limiti. Faccia a faccia ieri mattina in...
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QUESTIONE TIR
«Il passaggio dei tir è chiaramente un problema - ha spiegato, all'uscita dal vertice il presidente della Provincia di Belluno, Padrin - in alcuni tratti della Statale 51 si è rivelato ancro più grave, non solo a Castellavazzo ma anche a Valle di Cadore. A complicare le cose è anche l'assenza delle piazzole di sosta che potrebbero facilitare in alcuni contesti il deflusso. Insomma è chiaro che si tratta di un tema che necessita di approfondimento, e di ragionamenti basati sui numeri. Al momento c'è uno studio del 2007 di Anas e dell'Università ma l'analisi dei numeri va aggiornata in modo da avere un quadro preciso. Devo anche ringraziare il prefetto che si è speso per provare a trovare una soluzione a questo annoso problema».
PROSSIMA TAPPA
La decisione presa è di analizzare in modo più ampio, coinvolgendo anche i sindaci interessati dal tracciato, ma Padrin mette subito le mani avanti su un punto: «È impensabile bloccare i camion locali. Soprattutto chi ha attività qui. Per questo il ragionamento va esteso anche a chi ha le attività subito dopo il confine della nostra provincia. Con i sindaci valuteremo con i numeri alla mano eventuali strategie. L'intenzione è anche di coinvolgere successivamente anche le categorie. Si tratta di trovare un punto di equilibrio per salvaguardare l'economia locale e permettere al territorio di non soffocare». Far collimare aspettative e desideri di tutti non sarà facile, proprio per questa ragione a confrontarsi dovranno essere direttamente i sindaci e, poi, i sindaci e le categorie. Se ne riparla dopo la tornata amministrativa.
VIA UBERTI
All'incontro si è anche parlato di via Uberti, la scappatoia dell'Alemagna. Si tratta di una strada interna nel territorio comunale di Longarone che permetterebbe, per un tratto, di aggirare la Alemagna e, usata a senso unico, potrebbe quindi allegerire il traffico. I lavori di completamento, dopo che la ditta non ha rispettato il crono-programma, potrebbero partire già nel corso della prossima settimana.
LE VARIANTI
Anas, ieri mattina, ha fatto anche il punto sulle quattro varianti che dovevano essere pronte per i Mondiali del 2021. Il nuovo obiettivo è di convocare la conferenza di servizi entro l'anno e di redarre il progetto esecutivo nel 2021, così da avviare i cantieri nel 2022.
LE DUE CIRCONVALLAZIONI
Nel frattempo sarà anche necessario avviare uno studio approfondito sulle varianti di Longarone e Cortina, finanziate dal Governo attraverso la legge olimpica. Anas e i vari ministri arrivati in visita in queste settimane che precedono le elezioni regionali hanno garantito che i tempi saranno rispettati e che per i Giochi sia Cortina sia Longarone avranno le loro tangenziali. Stando alla lentezza con cui procedono gli incartamenti delle quattro varianti Mondiali, (il ritardo è di almeno tre anni) c'è poco da stare tranquilli. «A ottobre - ha spiegato Padrin - ci sarà un nuovo incontro per ragionare sui due tracciati di Cortina e Longarone, un'operazione che verrà fatta in accordo con le amministrazioni comunali». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino