​Alemagna senza tir: «Decidano i sindaci»

Venerdì 18 Settembre 2020 di Andrea Zambenedetti
Alemagna senza tir: «Decidano i sindaci»
BELLUNO I camion lungo la Alemagna e il futuro di una strada che nelle ultime settimane ha mostrato, ancora una volta, tutti i propri limiti. Faccia a faccia ieri mattina in prefettura a Belluno per discutere della proposta avanzata da alcuni sindaci di limitare il traffico dei camion diretti verso nord. Al tavolo il prefetto di Belluno, Adriana Cogode, il presidente della provincia, Roberto Padrin, e Ettore de la Grennelais, dirigente Anas.

QUESTIONE TIR
«Il passaggio dei tir è chiaramente un problema - ha spiegato, all'uscita dal vertice il presidente della Provincia di Belluno, Padrin - in alcuni tratti della Statale 51 si è rivelato ancro più grave, non solo a Castellavazzo ma anche a Valle di Cadore. A complicare le cose è anche l'assenza delle piazzole di sosta che potrebbero facilitare in alcuni contesti il deflusso. Insomma è chiaro che si tratta di un tema che necessita di approfondimento, e di ragionamenti basati sui numeri. Al momento c'è uno studio del 2007 di Anas e dell'Università ma l'analisi dei numeri va aggiornata in modo da avere un quadro preciso. Devo anche ringraziare il prefetto che si è speso per provare a trovare una soluzione a questo annoso problema».

PROSSIMA TAPPA
La decisione presa è di analizzare in modo più ampio, coinvolgendo anche i sindaci interessati dal tracciato, ma Padrin mette subito le mani avanti su un punto: «È impensabile bloccare i camion locali. Soprattutto chi ha attività qui. Per questo il ragionamento va esteso anche a chi ha le attività subito dopo il confine della nostra provincia. Con i sindaci valuteremo con i numeri alla mano eventuali strategie. L'intenzione è anche di coinvolgere successivamente anche le categorie. Si tratta di trovare un punto di equilibrio per salvaguardare l'economia locale e permettere al territorio di non soffocare». Far collimare aspettative e desideri di tutti non sarà facile, proprio per questa ragione a confrontarsi dovranno essere direttamente i sindaci e, poi, i sindaci e le categorie. Se ne riparla dopo la tornata amministrativa.

VIA UBERTI
All'incontro si è anche parlato di via Uberti, la scappatoia dell'Alemagna. Si tratta di una strada interna nel territorio comunale di Longarone che permetterebbe, per un tratto, di aggirare la Alemagna e, usata a senso unico, potrebbe quindi allegerire il traffico. I lavori di completamento, dopo che la ditta non ha rispettato il crono-programma, potrebbero partire già nel corso della prossima settimana.

LE VARIANTI
Anas, ieri mattina, ha fatto anche il punto sulle quattro varianti che dovevano essere pronte per i Mondiali del 2021. Il nuovo obiettivo è di convocare la conferenza di servizi entro l'anno e di redarre il progetto esecutivo nel 2021, così da avviare i cantieri nel 2022. 

LE DUE CIRCONVALLAZIONI
Nel frattempo sarà anche necessario avviare uno studio approfondito sulle varianti di Longarone e Cortina, finanziate dal Governo attraverso la legge olimpica. Anas e i vari ministri arrivati in visita in queste settimane che precedono le elezioni regionali hanno garantito che i tempi saranno rispettati e che per i Giochi sia Cortina sia Longarone avranno le loro tangenziali. Stando alla lentezza con cui procedono gli incartamenti delle quattro varianti Mondiali, (il ritardo è di almeno tre anni) c'è poco da stare tranquilli. «A ottobre - ha spiegato Padrin - ci sarà un nuovo incontro per ragionare sui due tracciati di Cortina e Longarone, un'operazione che verrà fatta in accordo con le amministrazioni comunali».
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