BELLUNO - Si è chiuso con il “botto”, ieri, il periodo di festività con le Dolomiti prese d’assalto dagli sciatori. Un incremento di presenze...
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IL PROBLEMA
«Non cambia niente rispetto a luglio, agosto e a dicembre gennaio dell’anno scorso - dice il sindaco di Pieve di Cadore, Bepi Casagrande -. Mi auguro che i lavori programmati per i Mondiali, che saranno per le Olimpiadi, ovvero l’allargamento in alcuni tratti, circolazione di Tai per altri versi, rotonde a Longarone, la galleria di Valle, la circonvallazione di San Vito, riescano a far defluire bene il traffico. Ma non me la sento di dire che adesso sono aumentati i chilometri di coda, perché mi pare che sia cambiato nulla». Anche il sindaco Casagrande è rimasto intrappolato nel traffico: «Sono sceso a Valle domenica e ci siamo messi in auto alle 14.30: abbiamo trovato un inizio di coda dopo Rivalgo». E sono proprio i residenti infatti a farne le spese, come chi ad esempio racconta che dovendo andare a fare assistenza a una persona malata al San Martino di Belluno, domenica ha dovuto rinunciare.
IL PRESIDIO
Eppure al lavoro in questo mese c’era una vera e propria task force, in vista del grande arrivo dei vacanzieri. Oltre alla polizia stradale, che ha presidiato le strade con diverse pattuglie hanno presenza con unità straordinarie anche dell’Anas. «Anche oggi - spiegavano ieri gli addetti dell’ente gestore della strada - abbiamo rilevato traffico particolarmente intenso, oggi più di ieri. Quando c’è una previsione di traffico intenso viene attivato un presidio su strada, i cantonieri e capi cantonieri sono in alcuni punti specifici per la regolazione della circolazione. Da sabato fino a oggi rafforzato questo presidio». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino