Aggredisce tre donne e due poliziotti in centro: 23enne in manette

Aggredisce tre donne e due poliziotti in centro: 23enne in manette
ROVIGO - Ha fatto un grande casino al Piccolo Bar e, alla fine, è stato arrestato. Il fatto, che risale alla notte scorsa, ha come protagonisti un italo-cubano, una...

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ROVIGO - Ha fatto un grande casino al Piccolo Bar e, alla fine, è stato arrestato. Il fatto, che risale alla notte scorsa, ha come protagonisti un italo-cubano, una marocchina, una russa e una cinese. Era da poco passata la mezzanotte, quando all’interno del bar di via Angeli è divampato un violento diverbio, che ha visto il giovane Alejandro Coello, 23enne di origini cubane ma di nazionalità italiane e residente a Rovigo,  scagliarsi contro una russa, minacciandola, cercando di colpirla con dei pugni e, poi, con una sedia presente nel locale, mentre la sua ragazza, originaria del Marocco, cercava di fermarlo, così come la barista cinese.

BARISTA COLPITA
Proprio quest’ultima, nella zuffa, ha rimediato un colpo, che le ha provocato una contusione tanto che si è poi recata al pronto soccorso per le cure. Non prima, però, di aver chiamato la polizia. Quando la pattuglia della Squadra volante ha raggiunto il Piccolo Bar era più o meno mezzanotte e trequarti e i tre protagonisti della baruffa si erano già allontanati dal locale. Ma a quell’ora le strade di Rovigo non erano particolarmente affollate e gli agenti sono riusciti in breve tempo a rintracciare, poco distante dal bar, prima la russa e poi la coppia formata dal giovane italocubano e dalla sua compagna marocchina.
ESPLOSIONE DI RABBIA
Ma, quando il 23enne si è nuovamente trovato di fronte alla donna contro la quale si era scagliato poco prima, è tornato ad accendersi di rabbia e si è nuovamente lanciato verso di lei, con l’intenzione di aggredirla, venendo però bloccato, questa volta, dai poliziotti. La sua furia cieca non ha risparmiato nemmeno gli uomini in divisa, due dei quali sono stati colpiti dal giovane, riportando a loro volta delle contusioni tali da spingerli entrambi a farsi visitare e medicare al pronto soccorso, né la “pantera”, l’auto di servizio, ammaccata sul portellone posteriore.
RESISTENZA E LESIONI

Per il 23enne, una volta bloccato e riportato alla calma, dopo l’accompagnamento in Questura è scattato l’arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e per danneggiamento aggravato. Su disposizione del sostituto procuratore Andrea Girlando è poi finito ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nella mattinata di oggi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino