Incendio in casa, donna muore per le esalazioni di fumo

incendio ad Albignasego: morta Cesarina
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Albignasego - Una donna  è deceduta nell'incendio divampato nella propria abitazione di Albignasego, in via Sant'Eurosia, sopra il bar Stella - di cui la vittima è stata la storica titolare. Si tratta di  Cesarina Minozzi, 86 anni, conosciutissima nella zona


A notare per prima la presenza delle fiamme è stata Anna, la donna di origine cinese che gestisce il bar di proprietà dell’anziana, che per anni aveva portato avanti con il marito.

Poco dopo sono arrivati sul posto i pompieri e quindi anche i carabinieri della compagnia di Abano Terme. Non appena i pompieri sono riusciti a domare le fiamme, è partita la ricerca dell’anziana per portarla fuori da quell’inferno. Il cadavere della donna giaceva in soggiorno, annerito dalle ustioni e dal fumo. Per lei non c’era più nulla da fare. I soccorritori hanno messo in sicurezza l’appartamento, così da poter effettuare i rilievi del caso. 
A provocare l’incendio che è costato la vita all’anziana probabilmente è stato un cortocircuito di una stufetta elettrica, ma la dinamica sarà chiarita dalla Procura.

LE TRANSENNE
Le tapparelle erano annerite e una grande macchia scura sul muro esterno indicava il punto esatto in cui si è propagato l’incendio. Le tapparelle erano tutte abbassate, quasi a celare ciò che si è consumato all’interno. L’odore pungente del fuoco che tutto inghiotte ha continuato a persistere nell’aria per qualche ora e la via è stata transennata quasi tutta la mattina, con la polizia locale che, all’imbocco della strada dal lato della chiesa, impediva l’accesso alle auto. Di fronte alla casa la strada è rimasta bloccata per ore finché vigili del fuoco e carabinieri non hanno terminato le loro indagini: è stato apposto un nastro bianco e rosso per non far entrare nessuno. 
I CONOSCENTI

E non ci è voluto molto perché si formasse un capannello di conoscenti fuori dalla casa, chi con le mani alla bocca, chi sul cuore. Le signore che abitavano più vicino si sono sporte dai cancelli, dalle finestre, dalle porte. Inorridite e incuriosite. A pochi passi dalla casa i parenti “della Cesarina” si stringevano l’uno con l’altro, gli occhiali scuri a nascondere lo sconcerto e il dolore. Lanciavano sguardi di sbieco alla macchia scura provocata dall’incendio, distogliendo gli occhi velocemente, quasi non riuscissero a guardare. 


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Il Gazzettino