Vazzoler: otto anni e dieci mesi, oltre ad una multa di 22.600 euro

Alberto Vazzoler
RONCADE - Otto anni e dieci mesi, oltre ad una multa di 22.600 euro. É la richiesta di condanna, a parziale riforma del verdetto di primo grado, formulata dal...

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RONCADE - Otto anni e dieci mesi, oltre ad una multa di 22.600 euro. É la richiesta di condanna, a parziale riforma del verdetto di primo grado, formulata dal sostituto procuratore generale Antonio De Lorenzi al processo d'appello a carico del guru della finanza, il sessantenne Alberto Vazzoler, ex dentista di San Donà di Piave, condannato il 24 giugno 2020 dal tribunale di Padova ad 11 anni e 8 mesi di reclusione. Per la Procura generale sussisterebbero quindi le prove della consumazione del reato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio transnazionale di denaro sporco. Il pg ha però rideterminato al ribasso i proventi dell'attività illecita del faccendiere. Delle somme originariamente contestate, 118 milioni di euro riciclati tra Svizzera, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia e Dubai, in un arco di tempo compreso tra il 2015 e i primi mesi del 2018, è rimasta poca cosa. Secondo la pubblica accusa il reato risulterebbe provato soltanto in relazione ad una somma complessiva di 1,5 milioni di euro. E i proventi incassati da Vazzoler, ovvero una percentuale del 5%, si ridurrebbero a 76.459 euro. Questa la somma che potrebbe quindi essere confiscata per equivalente in caso di conferma della condanna.

LA COMPETENZA

Sulla competenza territoriale la Procura generale si è allineata alle decisioni assunte dal tribunale di Padova, che aveva individuato nella città del Santo la sede di commissione del reato. Una questione controversa e di estrema delicatezza che ruota attorno a ventinove bonifici effettuati da Vazzoler verso località estere, dove si sarebbe consumato il reato di riciclaggio. La difesa del finanziere, affidata agli avvocati Renzo Fogliata e Maria Grazia Stocco, insiste invece nell'indicare in Milano la sede territorialmente competente, in quanto da un ufficio postale della città lombarda sarebbe partito l'ultimo dei 29 bonifici contestati. Proprio a Milano, per decisione del gip del tribunale di Venezia, sono già finiti i fascicoli processuali relativi a Elena Manganelli Di Rienzo e Silvia Moro, rispettivamente socia in affari e fidanzata del guru della finanza, accusate di concorso nel reato associativo di riciclaggio transnazionale. L'eventuale annullamento della sentenza con contestuale trasferimento del processo a Milano farebbe lievitare le chances del finanziere di guadagnare una clamorosa prescrizione. Per conoscere le decisioni della Corte d'Appello di Venezia basterà attendere fino al 2 novembre, giorno in cui sarà emesso il verdetto. Nel frattempo Vazzoler ha riottenuto la piena libertà.
 

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Il Gazzettino