L'albero schiantato ora è un orsacchiotto con la mamma alto 4 metri

L'albero schiantato ora è un orsacchiotto con la mamma alto 4 metri
BELLUNO - Due orsi al posto di un albero. Ma, alla fin fine, si tratta di un tutt'uno: una scultura che tocca quasi i quattro metri. Alcune famiglie che abitano nel condominio...

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BELLUNO - Due orsi al posto di un albero. Ma, alla fin fine, si tratta di un tutt'uno: una scultura che tocca quasi i quattro metri. Alcune famiglie che abitano nel condominio Clizia Tre, a Mussoi, non se la sono sentita di tagliare l'abete alto come i cinque piani dell'edifico senza lasciare un segno. Ecco che la pianta, che dava più preoccupazione che ombra specialmente dopo il vento della tempesta Vaia, ha ora una seconda vita.

L'AUTORE Lo scultore Pier Romano Selvestrel ha preso in mano lo scalpello: su incarico dei condomini ha creato mamma un'orsa con il suo piccolo. E' stato il viceparroco di Santa Maria Immacolata di Mussoi, frate Esterino a portare il saluto: «Che sia il simbolo di concordia, di cui abbiamo bisogno, che mostri la volontà di creare relazioni». Altri alberi che circondano l'edificio in nome della sicurezza - avevano subito la stessa sorte, vittime della sega elettrica. Per questo abete, che guarda la strada che va a Vezzano e porta su fino a Case Bortot e alla Schiara, si è decisa altra sorte. «Su libera iniziativa abbiamo voluto farne un'espressione d'arte spiega una delle promotrici, la signora Francesca Molinari - era già stato un sacrificio da stringere il cuore dover provvedere al taglio di alberi poco sicuri, anche perchè già nel parco di Mussoi, qui accanto, di tagli ne erano stati fatti già molti». C'è chi, tra i condomini, ha avuto l'idea. Chi ha contattato l'artista, cioè Sergio Boso. Chi ha fatto festa ai due orsi partecipando mercoledì sera all'inaugurazione con buffet sul prato.

I COMPLIMENTI A detta dei condomini, Selvestrel ha saputo cogliere l' intenzione, anche lasciando il basamento intatto, con la sua corteccia e l'edera intorno. L'orsa tiene in mano un cartello che dice ciao. «Ha più significati precisa Selvestrel è un saluto a tutti, all'abete che non c'è più e ai bambini che ogni mattina passano accanto agli orsi andando alla scuola materna o alla scuola elementare, è un saluto al Parco la cui entrata è a due passi ed è legato alla Villa Clizia intorno alla quale sono sorti i vari condomini». Poi l'artista ha svelato: «Prima avevo pensato ad uno gnomo, ma veniva troppo grande. Neppure un pastore o un guerriero convincevano». Quindi ecco mamma orsa con l'orsetto: «Evoca unione, fa pensare alla famiglia».


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Il Gazzettino