Padova. Abbattuti 119 alberi in via Friburgo, le proteste: «Strage ​irragionevole, inascoltate migliaia di firme»

Alcuni comitati chiedono le dimissioni del vicesindaco Andrea Micalizzi

La strage di alberi in via Friburgo
PADOVA - «Chiediamo le dimissioni immediate dell'assessore Andrea Micalizzi a fronte dello scempio di via Friburgo dove sono stati abbattuti 119 alberi contro il volere...

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PADOVA - «Chiediamo le dimissioni immediate dell'assessore Andrea Micalizzi a fronte dello scempio di via Friburgo dove sono stati abbattuti 119 alberi contro il volere dei cittadini». Sono determinati il Comitato Stanga, No IV Linea, San Lazzaro Sicuro per non citare che alcuni dei tantissimi comitati e associazioni ambientaliste che ieri si sono sollevate dopo lo sradicamento del boschetto deciso dall'amministrazione per far posto ad una barriera antirumore lunga 270 metri composta da un terrapieno alto 4 metri sovrastato da barriere antirumore di 6 metri.

La strage di alberi

«Sono arrivati alle 5.30 e alle 7 le ruspe avevano già fatto piazza pulita degli alberi che sono stati sradicati e ridotti a brandelli - sottolinea il Comitato Stanga - un'azione antidemocratica a fronte delle migliaia di firme raccolte e del fatto che durante l'ultimo incontro con l'assessore l'accordo era di riunire le Commissioni consiliari V e VII per discutere del progetto. Tra l'altro, da dove arriveranno le tonnellate di terra necessaria a realizzare il terrapieno? Ma soprattutto era necessario spendere 600mila euro per un'opera avversata da tantissime persone e che, secondo la Via (Valutazione di impatto ambientale) fornita dall'amministrazione abbasserà il rumore di un solo decibel? Una variazione praticamente impercettibile». La notizia si è subito allargata a macchia d'olio in tutta la città. Dal Comitato Quartieri Sicuri Rossella Salvan afferma: «Quanto ci vuole per uccidere un albero? 17 secondi. Questo è quanto vale la democrazia per questa amministrazione». L'associazione No Rotaie avverte: «Ora la strage di via Friburgo, domani quella al parco Iris per fare spazio al Sir». Il Comitato tutela alberi e territorio punta al disastro ambientale: «Lo smaltimento di questi alberi introdurrà in atmosfera non meno di 400mila chili di Co2 e la loro rimozione impedirà il loro servizio ecosistemico di sequestro di oltre 20mila chili di Co2 all'anno».

«Raccolta firme ignorata»

Tra i primi interventi quello del consigliere di Fi e avvocato ambientalista Roberto Moneta. «Grave delitto nella notte alla Stanga, nonostante le migliaia di firme raccolte fra i residenti, oggi prima dell'alba il Comune ha messo in moto le ruspe per abbattere i sanissimi 119 alberi di via Friburgo dice così, di nascosto e all'insaputa di tutti, senza una valida ragione è stato distrutto un importante patrimonio arboreo della nostra città. L'assessore Micalizzi aveva promesso un incontro con la cittadinanza: dialogo che ormai non ci potrà mai essere».

Di strage micalizziana parlano i Verdi per l'Italia, aggiungendo tra l'altro che «Comune e vice sindaco tappano la bocca a 33mila residenti abbattendo 119 alberi di significativo fusto senza battere ciglio. Ignorata la raccolta di 33mila firme alle quali Micalizzi promise un incontro pubblico prima di avviare qualsiasi lavoro. Questa non è la bella e democratica Padova». Sul tema Europa Verde osserva: «Il blitz all'alba di ieri non fa che rafforzare inquietanti interrogativi? Perché? A chi giova? Chi ci guadagna?».


«Anche questa volta si è trascurato un vero dialogo con i residenti che portasse a valutare soluzioni alternative, ignorando tra l'altro una petizione con 33.614 firme - scrive in una nota Tutta Nostra la Città - la trasparenza è stata pressoché inesistente perché ci risulta che non sia disponibile una seria valutazione di impatto acustico legata al progetto». E l'associazione Orizzonti sottolinea che «la sordità del vicesindaco che non ha preso in considerazione le istanze dei residenti». Gli attivisti di Massiv Attack ed Extinction Rebellion con residenti e cittadini hanno promesso a breve l'organizzazione di proteste. 

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Il Gazzettino