Brucia capannone nella notte: paura e traffico in tilt a Fener

Vigili del fuoco ieri sera al lavoro per domare le fiamme nel capannone di Fener di Alano di Piave
Paura ieri sera alle 21.30 a Fener per un capannone in fiamme, in località Faveri, a pochi metri dall’hotel Tegorzo e dall’incrocio che porta alla frazione di...

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Paura ieri sera alle 21.30 a Fener per un capannone in fiamme, in località Faveri, a pochi metri dall’hotel Tegorzo e dall’incrocio che porta alla frazione di Campo. Il timore era che le fiamme, alte e vigorose, si propagassero all’abitazione vicina. In realtà il pronto intervento di vigili del fuoco, arrivati in forze con 7 squadre, anche dal Trevigiano, ha permesso di domare il rogo e limitare i danni, che sono comunque ingenti. Il capannone di proprietà di Luisa Bernardi, era in disuso ma conteneva comunque oggetti di valore, come abiti quadri e mobili che sono andati distrutti. Sul posto subito anche il vicesindaco di Alano, Angelo Zancaner, in contatto con il primo cittadino Amalia Serenella Bogana. Fortunatamente non ci sono stati feriti o persone coinvolte: il capannone era in disuso e, a quanto pare, non cera nessuno all’interno.  

I SOCCORSI 
Un esercito di quasi 30 vigili del fuoco è arrivato in forze non appena è scattato l’allarme da chi aveva visto le fiamme alte che divoravano il capannone. Oltre ai mezzi del distaccamento di Feltre, ai volontari del Basso Feltrino è arrivata anche l’autoscala da Belluno e due squadre di pompieri da Montebelluna (dove arriva la richiesta quando si chiama il 115 da Fener). Hanno subito avuto ragione delle fiamme, che sono state domate, ma i danni per il capannone erano già molto ingenti. Sul posto anche una pattuglia dei carabinieri di Quero Vas che ha effettuato gli accertamenti del caso. 
INAGIBILE 

Sono diversi anni che il capannone di via Vittorio Emanuele, dove un tempo si producevano e si andavano a acquistare vestiti, è chiuso. In passato è stato anche dato in affitto a aziende tessili, ma attualmente all’interno non c’era nessuno che ci lavorava. Veniva usato come deposito dalla famiglia di Luisa Bernardi che ha perso tutto quello che c’era all’interno. Oltre agli abiti, c’erano dei quadri, anche di valore e altri oggetti. Tutto distrutto. Solo nei prossimi giorni si avrà la conta dei danni. Ieri in serata erano in corso delle valutazioni statiche sulla struttura da parte dei vigili del fuoco, che stavano analizzando anche il tetto del capannone. Il sindaco Amalia Serenella Bogana afferma che ora il Comune attende la relazione dei pompieri, che dovrebbe dichiarare inagibile l’edificio. Il Comune procederà al sopralluogo con l’ufficio tecnico e poi verrà con grande probabilità emessa l’ordinanza di inagibilità dell’edificio. «Dispiace per quello che è successo», dice il primo cittadino. Disagi anche per il traffico ieri sera. La comunale che collega la frazione di Campo a Schievenin è chiusa da mesi per una frana e l’unica strada alternativa che può percorrere chi vuole uscire da Alano era quella di Fener, dove ieri sera si sono ammassati i vigili del fuoco. Come conseguenza si sono registrati rallentamenti per circa un’ora. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino