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VENEZIA - La macchina veneziana della solidarietà per il popolo ucraino è partita e si rafforza ulteriormente grazie al database attivato nelle ore scorse dalla Città metropolitana. Un'azione volta a favorire un'ospitalità diffusa tra i 44 Comuni del territorio, arrivando a mappare la disponibilità di alloggi, stanze e posti letto messi a disposizione a titolo gratuito dalla cittadinanza. E in ogni paese, a partire da Venezia e Mestre, la mobilitazione è generale. I primi aiuti sono già partiti. È stato il sindaco Luigi Brugnaro, che nei giorni scorsi ha incontrato i vari colleghi metropolitani, unitamente al prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto e ai direttori delle Ulss 3 e 4, a promuovere l'avvio dell'iniziativa in un momento particolarmente delicato.
I CANALI SOCIAL
Che prosegue, segnalando la novità anche sui suoi canali social: «Come istituzioni, vogliamo dare un aiuto concreto e tangibile a tutte quelle donne, uomini e bambini che stanno subendo le conseguenze di questo conflitto.
IL SITO
Unica condizione richiesta, che le residenze segnalate siano immediatamente fruibili e dotate di utenze domestiche di base (ossia acqua, luce, gas e riscaldamento). I dati raccolti saranno poi trasmessi ai sindaci dei rispettivi Comuni metropolitani, affinché possano verificare l'effettiva regolarità e idoneità dell'alloggio. Dati che verranno trattati al solo scopo di favorire il coordinamento degli aiuti a favore delle famiglie ucraine che stanno abbandonando il proprio Paese. Non è tutto. Le Ulss locali hanno messo infatti a disposizione i propri Centri non solo per effettuare vaccini e tamponi, ma anche per un rapido screening sanitario nei giorni immediatamente successivi all'arrivo dei profughi nel nostro territorio. Passaggio indispensabile per fornire a chi ancora non lo possedesse il Green pass. «Abbiamo predisposto un vademecum conclude Brugnaro e un canale dedicato sul sistema Dime 041041, a disposizione di quelle famiglie che entreranno in contatto con le persone bisognose di assistenza. Vi saranno contenute domande e risposte su come fare per offrire ospitalità».
Il Gazzettino