Aiuta uno sbandato: titolare della gelateria preso a pugni. «Aveva una faccia indemoniata»

Aiuta uno sbandato: titolare della gelateria preso a pugni. «Aveva una faccia indemoniata»
PORDENONE - Un cerotto copre i tre punti di sutura all'arcata sopraccigliare, ma non il livido nero che si è formato sotto l'occhio. È facendo beneficenza...

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PORDENONE - Un cerotto copre i tre punti di sutura all'arcata sopraccigliare, ma non il livido nero che si è formato sotto l'occhio. È facendo beneficenza che Marco Calzolari, titolare della Gelateria Zampolli di piazza San Marco, a Ferragosto è finito ko dietro il bancone del suo locale. Ad aggredirlo è stato un cinquantenne olandese che giovedì pomeriggio Calzolari ha sfamato e vestito. «Era in difficoltà, si vedeva che era spaesato - spiega l'esercente pordenonese - Aveva jeans, maglietta bianca ed era scalzo. Verso le 17 girava sotto i portici, poi si è seduto sulla panchina e ha chiesto alla mia collega se poteva avere un caffè. Ma certo, ho detto, se ha bisogno». Calzolari non si è fermato al caffè. L'uomo - alto circa 1,90 - ha chiesto se poteva avere un paio di scarpe. «Sono andato di sopra e tirato fuori un paio di sandali di mio padre - racconta - Gli ho portato anche un trancio di pizza e una bottiglia d'acqua. È rimasto in fondo al locale per mezz'ora, non gli ho neanche badato». A un certo punto lo sconosciuto si è alzato in piedi ed è andato dietro il bancone. «Fermati - gli ha detto Calzolari - qui non puoi stare». Ma l'uomo lo ha guardato dritto nell'occhio e lo ha colpito con un pugno. «Aveva una faccia  indemoniata - afferma l'esercente - Non so chi possa aver visto in me, ma mi ha steso. Mi sono rialzata, ho scavalcato il bancone e ho fatto uscire tutti». Dietro il bancone, infatti, ci sono diversi coltelli. «Temevo che potesse afferrarne uno», spiega Calzolari.


L'uomo è uscito dal locale ed è andato verso il ponte di Adamo ed Eva. Sembrava si stesse allontanando, invece è tornato indietro. Erano le 18.45, piazza San Marco era affollata. «Dall'osteria 13 sono usciti per aiutarmi - continua Calzolari - Poi abbiano chiamato le forze dell'ordine». L'uomo è stato bloccato e ammanettato dai carabinieri sul ponte di Adamo ed Eva. Sono intervenute anche le pattuglie della Squadra Volante a dar man forte ai militari dell'Arma. L'uomo è stato accompagnato in ospedale. Lo psichiatra che lo ha visitato, ha ritenuto che poteva essere dimesso. I carabinieri lo hanno portato in caserma: non aveva documenti, è stato identificato attraverso le banche dati delle forze dell'ordine. È stato denunciato a piede libero per lesioni. È stato inoltre proposta al Questore l'emissione di un foglio di via che gli vieti di tornare a Pordenone.

Calzolari, che continuava a sanguinare, si è fatto medicare in pronto soccorso: tre punti di sutura e otto giorni di prognosi.
Cristina Antonutti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino