Airbnb a Venezia: affitti stagionali per gli studenti, non solo case mordi e fuggi

Airbnb a Venezia: affitti stagionali per gli studenti, non solo case mordi e fuggi
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VENEZIA - A Venezia, il 31 dicembre 2019 gli alloggi censiti su Airbnb erano ben 8.270. Ora, anche per il colosso che intermedia locazioni turistiche in tutto il mondo, è arrivato il momento di correre ai ripari, trovando per i suoi clienti la possibilità di affittare stagionalmente agli studenti. Al turismo di uno-due-tre giorni viene affiancato il soggiorno di dieci mesi di universitari che porta vitalità a un centro storico sempre più disabitato, con la auspicabile prospettiva che i giovani, una volta terminato il proprio ciclo di studio, scelgano di rimanere a Venezia, ripopolandola. 


CAMBIO DI POLITICA

Anche Airbnb, piattaforma globale di viaggio con oltre 7 milioni di soluzioni di soggiorno in più di 220 paesi e regioni e 40.000 esperienze uniche in oltre 1.000 città, per la crisi causata dalla pandemia sta cambiando la propria politica, puntando anche a soggiorni differenti.


«Quella di adesso è una piccola iniziativa all'interno di un confronto che speriamo possa continuare, anche allargando il confronto ad altre università - afferma Giacomo Trovato, country manager di Airbnb -. Tracciare una separazione netta fra turisti e residenti è anacronistico; anche nel mondo post-covid, le esigenze di vita, lavoro o studio che portano una persona a trasferirsi in una città per settimane o mesi sono le più disparate. Auspichiamo che vi possa essere un diffuso dibattito su come semplificare la locazione abitativa transitoria per incentivarne l'uso».


Cosa pensa Airbnb della possibilità che il Comune metta un tetto alle notti affittabili ai turisti per gli appartamenti gestiti da loro? «È un approccio discriminatorio nei confronti dei proprietari di case, inefficace rispetto ad una crescita sostenibile del turismo, e non andrebbe incontro alla necessità di destagionalizzazione turistica. L'offerta si concentrerebbe solo in alta stagione e nei mesi estivi. Riteniamo - prosegue Trovato - che ci siano misure più efficaci, come ad esempio incentivare l'affitto a lungo termine. I contratti a lungo termine attualmente non tutelano a sufficienza i proprietari di casa che si trovano spesso in situazioni di difficoltà con affittuari morosi. Per questo spesso la locazione breve rappresenta la migliore soluzione per non tenere una casa sfitta e poter far fronte alle spese».


NUOVO PROTOCOLLO

Al protocollo sottoscritto inizialmente con lo Iuav, in una nuova versione perfezionata di prossima sottoscrizione, parteciperanno anche l'Università Ca' Foscari, l'Accademia di Belle Arti e il Conservatorio Benedetto Marcello che, insieme a Iuav, sono raggruppati in Study in Venice, polo internazionale di eccellenza dell'educazione superiore nel cuore della città lagunare. La decisione da parte di Airbnb di attribuire borse agli studenti destinate al reperimento di alloggi segna un altro contributo importante nel quadro di una campagna generale per la ripresa della presenza studentesca a Venezia.

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Il Gazzettino