TREVISO - Il maxi focolaio all'Aia di Vazzola non ferma la produzione: l'azienda resterà aperta nonostante i 182 casi di contagio. La decisione è...
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Secondo le autorità non ci sono le condizioni per fermare lo stabilimento: il caso era esploso la settimana scorsa con la scoperta dei primi 20 casi, saliti poi a 125 e 182 nelle due successive tornate di tamponi.
Previsti termoscanner in azienda e sanificazione continua con turni di lavoro ridotti al 50 per cento.
Nel sito, in cui operano 700 addetti fra operatori diretti e maestranze dell'indotto, ad oggi risultano 182 casi di positività sui 560 test eseguiti (le persone mancanti sono assenti in generale per ferie), tutti asintomatici e in regime di quarantena. La prossima settimana sarà eseguito un nuovo screening con l'utilizzo delle nuove procedure rapide, nel frattempo è stata stabilita la prosecuzione della produzione contro una ipotesi di chiusura dello stabilimento che era stata ventilata nelle ultime ore.
L'interruzione dell'attività di macellazione, è stato infatti sottolineato, comporterebbe l'abbattimento di circa 1,5 milioni di capi di pollame, evento che avrebbe ripercussioni non semplici sul fronte igienico sanitario.
Il Gazzettino