Focolaio all'Aia, 182 positivi ma l'azienda resta aperta e dimezza turni e produzione

Focolaio all'Aia, 182 positivi ma l'azienda resta aperta e dimezza turni e produzione
TREVISO - Il maxi focolaio all'Aia di Vazzola  non ferma la produzione: l'azienda resterà aperta nonostante i 182 casi di contagio. La decisione è...

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TREVISO - Il maxi focolaio all'Aia di Vazzola  non ferma la produzione: l'azienda resterà aperta nonostante i 182 casi di contagio. La decisione è arrivata dopo il vertice di stamani in prefettura a Treviso, con sindacati, azienda sanitaria, lavoratori e dirigenti del Gruppo Veronesi.


Secondo le autorità non ci sono le condizioni per fermare lo stabilimento: il caso era esploso la settimana scorsa con la scoperta dei primi 20 casi, saliti poi a 125 e 182 nelle due successive tornate di tamponi.

Previsti termoscanner in azienda e sanificazione continua con turni di lavoro ridotti al 50 per cento.

 Nel sito, in cui operano 700 addetti fra operatori diretti e maestranze dell'indotto, ad oggi risultano 182 casi di positività sui 560 test eseguiti (le persone mancanti sono assenti in generale per ferie), tutti asintomatici e in regime di quarantena. La prossima settimana sarà eseguito un nuovo screening con l'utilizzo delle nuove procedure rapide, nel frattempo è stata stabilita la prosecuzione della produzione contro una ipotesi di chiusura dello stabilimento che era stata ventilata nelle ultime ore.

L'interruzione dell'attività di macellazione, è stato infatti sottolineato, comporterebbe l'abbattimento di circa 1,5 milioni di capi di pollame, evento che avrebbe ripercussioni non semplici sul fronte igienico sanitario. Al vertice erano presenti, tra gli altri, il direttore generale dell'azienda sanitaria Ulss n.2 di Treviso, Francesco Benazzi, e il sindaco di Vazzola, Giovanni Zanon.
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Il Gazzettino