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VENEZIA - La Squadra mobile di Venezia nel corso degli accertamenti relativi all’arresto effettuato martedì scorso, attraverso l’analisi delle mappe catastali e le immagini satellitari di Google Earth accertava che l’agricoltore, che deteneva mezzo kg di cocaina, era proprietario di altri terreni. In uno di questi erano occultati oltre 2 kg di cocaina.
Un quantitativo simile di stupefacente e di così elevata purezza era probabilmente destinato al mercato “all’ingrosso” del territorio veneziano. Una volta “tagliata” la cocaina avrebbe consentito un ricavo di circa 400.000 euro.
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Il Gazzettino