Addio ad Agostino Melloni: "plenipotenziario" Agip, scrittore, collezionista d'arte e sponsor sportivo

Agostino Melloni in una foto di alcuni anni fa
ROVIGO - Arte, sport, letteratura, politica, lavoro e famiglia. Difficile ricostruire una vita intensa e fatta di grandi passioni e di un’estrema generosità come...

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ROVIGO - Arte, sport, letteratura, politica, lavoro e famiglia. Difficile ricostruire una vita intensa e fatta di grandi passioni e di un’estrema generosità come quella di Agostino Melloni, che si è interrotta alle 4.30 di ieri, lasciando nel dolore l’amata moglie Luisa Barion ed i tre figli, Raffaella, Alessandro e Martina, che gli hanno regalato 5 nipoti. La cerimonia di addio sarà celebrata in forma privata domani, alle 17.30, alla casa funeraria Zanella di Adria.


IL LAVORO

Melloni aveva 82 anni ed il suo nome si è legato per anni a quello di Agip, guidando l’agenzia di Rovigo e creando una vera e propria “scuola”, con tanti professionisti cresciuti sotto la sua ala che oggi hanno ruoli importanti. Ma l’esperienza sotto il “Cane a sei zampe”, che grazie a lui è diventato sponsor di iniziative culturali e sportive, non esaurisce la sua storia imprenditoriale, fatta di tante avventure. E pensare che il suo primo lavoro era stato quello di cronista, da ragazzo, con una parabola che lo ha portato ad essere anche editore del mensile “L’Adige”. Dopo aver lavorato in banca, ha scoperto il petrolio: prima collaborando con realtà americane, come la Veedol e la Texaco, poi, dopo la crisi petrolifera degli anni ‘70, è diventato l’uomo di Agip a Rovigo; e ancora esperienze a Petrolveneta, Gefin calore, Astra ambiente. Fino a quelle, meno fortunate, con la gestione di tre distributori, dopo che Eni, dopo aver assorbito Agip, ha chiuso le unità locali. Importante anche l’avventura nell’Associazione piccole e medie industrie, che ha fatto nascere a Rovigo insieme a Natalino Allegro. E, ancora, la lunga esperienza all’interno dell’Interporto di Rovigo, come vicepresidente prima e come presidente per più mandati poi.

LA CULTURA 

In ambito culturale, cresciuto nel gruppo di Gabbris Ferrari, con Osvaldo Forno e Roberto Reali, ha sempre avuto uno sguardo attento. Si è cimentato anche nella scrittura, con alcuni libri, come “Il silenzio dei custodi” che ricostruisce storie delle Dolomiti d’Ampezzo. Appassionato di pittura, ha raccolto un’importante collezione. «Aveva una passione sfrenata per l’arte – racconta il figlio Alessandro – ed ha messo insieme una raccolta di quadri: avevamo già deciso di fare un evento in Pescheria, per donare un quadro ad ognuna delle realtà associative e sportive con le quali ha collaborato. Purtroppo non abbiamo fatto in tempo».

LO SPORT 

Proprio alle società sportive, Melloni ha dedicato un’attenzione particolare, in primis il pattinaggio, con lo Skating Club, ma anche con Rugby Rovigo, Velo Club Mantovani, Rally di Adria e tante realtà o competizioni.

Suo zio era Toni Bisaglia e, inevitabilmente, anche la politica ha fatto parte dei suoi interessi» ricorda Federico Saccardibn, ex presidente della Provincia e da anni presidente dello Skating Club Rovigo. «Era una grande persona, un uomo buono e generoso, un amico fraterno che mi mancherà molto. È stato un imprenditore innovativo. Io l’ho conosciuto quando ero sindacalista e nel tempo siamo diventati amici. Insieme abbiamo costruito la mozione di Enrico Letta quando nel 2007 ci fu il primo congresso del Pd. E fu proprio lui il primo presidente dell’assemblea del Pd di Rovigo, prima dell’elezione degli organismi».
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Il Gazzettino