Animalista a Cavanella Po salva dieci agnelli dal sacrificio musulmano

Uno degli agnelli salvati dal sacrificio in braccio a Gabriella Gibin
ADRIA - Missione compiuta per Gabriella Gibin. La presidente della Commissione per la tutela dei diritti degli animali della Provincia e delegata Lai, è tornata ieri a...

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ADRIA - Missione compiuta per Gabriella Gibin. La presidente della Commissione per la tutela dei diritti degli animali della Provincia e delegata Lai, è tornata ieri a Cavanella Po, dopo il sit in di martedì, ed è riuscita ad ottenere dal pastore di acquistare, per salvarli dal macello, una decina di agnellini. L’attivista potrà acquistare le pecore grazie ad una colletta tra gli animalisti e al cosiddetto “Codice stalla per ovini”, ovvero l’appoggio di un allevatore che farà crescere questi animali nella sua azienda.

«La nostra posizione e la nostra richiesta non hanno nulla a che vedere con razzismo - ha sottolineato Gibin - dal momento che siamo per la piena tolleranza. Chiediamo però che anche l’Italia si adegui a una legge che protegge gli animali da una sofferenza che riteniamo inutile. Chi ama gli animali non può approvare una pratica quale quella in corso in questi giorni a Cavanella Po. In altri Paesi della Comunità Europea, che consentono una deroga per la Festa del sacrificio islamica, gli animali, prima dello sgozzamento, vengono storditi onde limitare al massimo la loro sofferenza».

SACRIFICIO RITUALE

In questi giorni la comunità mussulmana celebra la Festa del sacrificio, commemorando l’impegno del profeta Abramo a sacrificare il figlio Ismaele a Dio e il sacrificio sostitutivo compiuto su un montone. Il sacrificio rituale di un animale mediante sgozzamento è un elemento centrale della celebrazione tanto che in tutta Europa sono previste delle deroghe alla normale disciplina della macellazione. A Cavanella da anni, un pastore, per conciliare il rituale religioso mussulmano e le norme igienico-sanitarie italiane, opera, secondo la legge, usando un macello “modulare”. L’uccisione degli animali avviene senza stordimento ma con il taglio della giugulare che provoca anossia al cervello i pochissimi secondi.
 

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Il Gazzettino