VENEZIA - È ricoverato in prognosi riservata all'ospedale civile di Venezia. Picchiato brutalmente e poi gettato in acqua. È questa l'agghiacciante ipotesi...
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L'allarme è scattato verso mezzanotte e mezza, fra mercoledì e giovedì, quando un passante ha notato un corpo galleggiare e ha chiamato il 113. Ancora pochi minuti e molto probabilmente per l'uomo, uno straniero fra i quaranta e i cinquant'anni, non ci sarebbe stato più nulla da fare: non aveva alcuna reazione, come se non fosse in grado né di chiedere aiuto né tanto meno di annaspare per non andare a fondo, trascinato anche dal peso dei vestiti. Sul posto si sono precipitati gli agenti delle Volanti lagunari che hanno quindi richiesto l'intervento dei vigili del fuoco e del Suem. Il clochard è stato tratto a riva non senza difficoltà e stabilizzato sul posto per poi essere trasportato d'urgenza in idroambulanza al San Giovanni e Paolo: le sue condizioni rimangono gravi. Preso a pugni. In faccia. I segni sul volto del poveretto non lascerebbero dubbi. E poi c'è un'altra chiamata alla sala operativa della questura. Poco prima dei soccorsi. A parlare sarebbe un signore piuttosto agitato di fronte alla scena che si sta svolgendo davanti ai suoi occhi: un ragazzo, o per lo meno un giovane, che si sta accanendo con violenza contro un barbone...
Il Gazzettino