San Martino di Lupari. Sgrida un ragazzo per aver gettato a terra il cartone della pizza, ex carabiniere massacrato di botte

Il 19enne è accusato di lesioni gravi pluriaggravate: ha colpito con un pugno il 64enne che è svenuto, poi lo ha riempito di calci fino a spezzargli una gamba

Pizza (foto Pexels - cottonbro studio)
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SAN MARTINO DI LUPARI (PADOVA) - Un banale rimprovero, per avere gettato a terra il cartone vuoto della pizza, è stato la diretta conseguenza di un brutale pestaggio sulla strada. Vittima, un ex carabiniere in pensione, ricoverato in ospedale con una gamba spezzata solo per avere sgridato un ragazzo di 19 anni con la frase «Socio, ti ho detto di raccogliere quella roba». L’episodio risale alla sera del 9 marzo. I carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Sergio Dini, sono risaliti all’autore dell’aggressione: Walid Abbad, incensurato di 19 anni residente a Tombolo e nato a Cittadella, accusato di lesioni gravi pluriaggravate. La Procura ne ha chiesto gli arresti domiciliari e ieri, nel primo pomeriggio, l’ordinanza è stata eseguita su ordine del Gip Elena Lazzarin. «La carica di violenza palesata nell’occasione dall’indagato è indice di estrema pericolosità per l’incolumità fisica di qualsiasi soggetto avesse la sventura di incrociarlo e di fare/dire cosa non gradita di minima se non irrilevante importanza» ha scritto il magistrato nella richiesta al giudice per ottenere la misura restrittiva. E ancora: «L’azione di cui si è reso protagonista l’indagato è gravissima per la violenza utilizzata, per la sproporzione e totale mancanza di ragioni della stessa, e per la situazione personale della persona offesa che veniva selvaggiamente colpita alle gambe con alcuni calci mentre si trovava già a terra priva di sensi».

Il pestaggio

Quella sera, alle 21.30, due ragazzi in auto e uno in bicicletta sono arrivati in via Garibaldi per raggiungere la pizzeria da asporto “Pizzalonga away”. I tre hanno acquistato una pizza ciascuno e l’hanno mangiata all’esterno del locale. Poi, invece di gettare i cartoni vuoti nel cestino, li hanno abbandonati sulla strada, proprio davanti all’abitazione del 64enne. L’ex carabiniere in pensione, esasperato, è uscito di casa e ha chiesto al 19enne di rimuovere quei cartoni. Walid sembrava intenzionato a ripulire l’area, ma in realtà dopo poco si è diretto alla sua bici per andarsene. Il residente allora lo ha rimproverato «Socio, ti ho detto di raccogliere quella roba». Una frazione di secondo e il ragazzo, che in quel momento gli dava le spalle, gli ha sferrato un pugno al volto colpendolo sull’arcata sopraccigliare destra. Il 64enne è caduto e ha perso i sensi. Quando si è ripreso ha sentito un forte dolore al piede sinistro. Trascinandosi, a fatica, è rientrato in casa per avvisare la moglie. In un secondo momento in via Garibaldi è intervenuta un’ambulanza del Suem 118 e una pattuglia dei carabinieri. Il pensionato è stato ricoverato in ospedale a Cittadella, dove i medici lo hanno sottoposto a un intervento per ridurre la frattura di tibia e perone. Dimesso dopo tre giorni ha rimediato una prognosi di sessanta giorni. Secondo l’accusa Walid Abbad, quando l’ex carabiniere era svenuto, lo ha colpito con una serie di calci fino a spezzargli la gamba.

Le indagini

Il pensionato, una volta al pronto soccorso, ha raccontato ai suoi ex colleghi quanto gli era accaduto descrivendo il suo aggressore. Gli inquirenti hanno poi ascoltato un testimone del pestaggio, un cittadino straniero, intervenuto in difesa della vittima per fare scappare l’indagato, mentre sfogava la sua rabbia contro il 64enne. I carabinieri hanno anche visionato le immagini registrate da una telecamera della videosorveglianza installata nella pizzeria. Ma la svolta è arrivata grazie a una segnalazione anonima. La foto di Walid è stata mostrata al pensionato, che lo ha riconosciuto. Poi i militari, nella giornata di domenica, hanno perquisito l’abitazione dell’indagato trovando e sequestrando gli abiti indossati la sera del pestaggio.

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Il Gazzettino