CONEGLIANO Era uscito dalla sua agenzia immobiliare, per raggiungere la sua auto in un parcheggio poco distante. Dopo essere salito in auto è stato aggredito violentemente...
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L’EPISODIO
L’uomo, dopo aver chiuso i battenti dell’attività, si è avviato verso un parcheggio poco distante dall’agenzia. La serata di martedì a Conegliano era stata caratterizzata da un clima davvero infausto con vento forte e pioggia battente (maltempo che in qualche misura ha addirittura favorito i malviventi). Il 48enne non poteva di certo immaginare quanto sarebbe accaduto di lì a poco: una volta salito a bordo del mezzo, in procinto di chiudere la portiera e partire, è stato aggredito da due malviventi. Si tratta di banditi, non è chiaro se italiani o stranieri, che hanno agito a volto scoperto. «Uno dei due mi ha preso per un braccio mentre stavo per entrare in auto – racconta Zanardo – avevo appena posato l’ombrello. Mi ha spinto a terra. Mi ha messo un piede sulla faccia per tenermi giù. Ho cercato di liberarmi. Ho iniziato a dare calci e pugni. A quel punto è intervenuto l’altro». In due lo hanno malmenato e derubato del portafogli, con alcune decine di euro, e un bracciale di valore. «Zitto, zitto»: le uniche parole che hanno proferito. Una volta preso il malloppo, i banditi si sono dileguati nell’ombra, facendo perdere rapidamente le proprie tracce, nell’oscurità da cui erano sbucati. L’immobiliarista è stato aggredito mentre si trovava in un parcheggio distante da occhi elettronici ed eventuali testimoni che potessero soccorrerlo.
LE INDAGINI
Sull’episodio indagano ora gli investigatori dell’Arma di Conegliano che stanno svolgendo tutti gli accertamenti anche tecnici del caso, nella speranza che qualche telecamera vicina abbia immortalato i malviventi. Fortunatamente il 48enne, sotto choc per quanto gli è accaduto, ha riportato solo lievi lesioni (per cui in seguito si è rivolto al pronto soccorso dell’ospedale di Conegliano): immediato è scattato l’allarme al 112 per riferire alle forze dell’ordine e denunciare quanto accaduto. Purtroppo le ricerche svolte in zona dai militari sono risultate infruttuose. Al momento non si esclude nessuna ipotesi: che la rapina fosse stata preparata da tempo e pianificata con grande attenzione, oppure che la scelta della vittima sia stata in una certa misura “casuale”. Fondamentali potrebbero essere le indicazioni fornite agli investigatori dalla vittima. Nel frattempo l’episodio, complici anche i social, sta destando non poca preoccupazione tra gli altri imprenditori della zona, spaventati dall’eventualità di altri fatti di questo tenore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino