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TREVISO - Porta la madre al pronto soccorso e minaccia un'infermiera augurandole la morte. Un'aggressione verbale nata nella sala d'aspetto del pronto soccorso del Ca' Foncello e finita nelle aule del tribunale. Alla sbarra degli imputati c'è una 51enne di Mogliano, M. T., che la vigilia di Natale del 2017 aveva accompagnato lì l'anziana madre per problemi respiratori. Dopo circa 4 ore, non avendo notizie del genitore, la donna avrebbe protestato vivacemente con un'infermiera. I toni si erano alzati ma quella volta la questione era finita lì. Non per la 51enne, evidentemente, che addossava alla sanitaria la lunga attesa di informazioni sulle condizioni della madre.
LA DINAMICA
Il 22 febbraio dell'anno dopo, infatti, ha rincarato la dose prendendosela di nuovo con l'infermiera.
Il processo scaturisce da un'opposizione a un decreto penale di condanna, risalente al 2020, in cui la 51enne era stata condannata al pagamento di 750 euro in sostituzione di dieci giorni di reclusione. Ma la moglianese, difesa dall'avvocato Giuseppe Basso, non ha pagato scegliendo invece la via del processo immediato, ritenendo probabilmente di essere nel giusto. L'ultima parola spetta al giudice.
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