Aggredita da un uomo all'alba in campo Santa Margherita, salvata dai passanti

La movida in campo Santa Margherita
VENEZIA - Non si tratta solo di movida, di ubriachi molesti, di sporcizia abbandonata nelle calli adiacenti e nel campo. In campo Santa Margherita, girare di notte non sempre...

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VENEZIA - Non si tratta solo di movida, di ubriachi molesti, di sporcizia abbandonata nelle calli adiacenti e nel campo. In campo Santa Margherita, girare di notte non sempre è sicuro. Ci sono tantissime segnalazioni di spacciatori in azione ben oltre le due del mattino, ma quello che è accaduto giovedì, poco prima dell’alba è allarmante. Una giovane donna è stata aggredita in una calle che si affaccia sul campo, ma fortunatamente se l’è cavata con tanta paura e poco altro. Questo perché le sue urla avevano attirato due donne che stavano recandosi al lavoro e un uomo che stava passeggiando con il cane. Sono state fatte intervenire le Volanti, ma al momento l’aggressore non sarebbe stato identificato.


LE TESTIMONIANZE
«Stavamo passando per il campo che saranno state le 5 meno 10 - raccontano due donne che erano da poco uscite di casa per andare al lavoro - quando abbiamo sentito delle urla femminili provenire da una calle. Chiamava aiuto. Ci siamo dirette verso quel posto e abbiamo visto un uomo di colore, che usciva dalla calle con un telefonino che suonava una musica forte. Poi è uscita una ragazza. Aveva il terrore negli occhi e quando si è calmata ha detto di essere stata aggredita». Le due hanno riferito di aver chiamato “in presa diretta” il 113 spiegando che cosa avevano visto. L’uomo però nel frattempo se n’era andato, anche perché sarebbe stato difficile fermarlo. «Non sappiamo se l’intenzione fosse quella di violentarla - proseguono le due testimoni - ma certamente non ci è riuscito. Probabilmente l’intenzione era di rapinarla, di portarle via la borsetta, ma questo non lo possiamo sapere. Quello che non ci scorderemo mai è però il terrore dipinto sugli occhi di quella poveretta».


IL PROBLEMA
«Noi dobbiamo alzarci presto per andare al lavoro e passare per questa zona è diventato un problema. Prima passavano per l’ex Enel, ma poi gli spacciatori vicino a calle del forno e la brutta gente che si concentra lì a tutte le ore della notte ci aveva indotto a cambiare. Ma alla fine la situazione è quasi uguale. C’è gente che gira con bottiglie in mano pronte per essere rotte e usarle come arma e non c’è nessun controllo. Lo possiamo dire perché ci passiamo tutte le notti, dopo le 4 del mattino questa è terra di nessuno, non c’è sicurezza e non sappiamo più da che parte andare per andare a lavorare. Siamo state costrette a muoverci ancora prima per evitare quel giro, ma alla fine non cambia poi tanto. I brutti incontri sono dietro l’angolo».


SITUAZIONE PESANTE


Questa situazione è, alle streme conseguenze, quella che i residenti di campo Santa Margherita e San Pantalon denunciano da anni. Un a situazione che di notte è ingestibile, con assembramenti importanti e verificati dalla polizia locale, che due settimane fa aveva disposto la chiusura per cinque giorni di un locale. Ma la presenza di decine e decine di persone (che portano con sè da bere) che si trattengono anche dopo la chiusura dei bar attira anche bande di spacciatori che arrivano dalla terraferma e rimangono, a quanto pare, fino alle prime luci dell’alba. Il contorno di questa situazione sono le calli adiacenti che tutte le notti (per non parlare dei fine settimana) che vengono utilizzate come latrine e ogni mattina gli addetti di Veritas le trovano in una situazione indecente. Quasi come centinaia di anni fa, quando nelle città si scaricava in strada il contenuto dei vasi da notte. Anche su questo fronte è stata avanzata richiesta al Comune e alle forze dell’ordine di Stato per avere una sorveglianza stabile. Anche per quello che può accadere quando il baccano si ferma e le calli tornano silenziose. Ma non sicure. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino