TREVISO - I voli su Treviso tornano in ballo. La commissione Via regionale, andando in contrasto con quanto fissato dalla Via del Ministero dell'Ambiente due settimane fa, ha...
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PRESENTI A Venezia, a discutere con i tecnici della Via, si è presentato il sindaco Mario Conte - prima volta di un sindaco trevigiano in commissione - assieme al segretario comunale Lorenzo Traina. Al momento delle discussione e del voto sul Masterplan è invece uscito Alessandro Manera, assessore all'Ambiente di Treviso e componente della Via che ha preferito non partecipare a un argomento tutto incentrato sul Comune di cui è amministratore. Treviso si è quindi presentata con una lunga lista di richieste: il taglio dei voli sulla città è stata quella principale. Poi: la navetta di collegamento tra aeroporto è città (che c'è già ma che diventa ufficialmente una richiesta della commissione); la realizzazione della passerella pedonale sopra la Noalese prima dell'avvio dei lavori per l'adeguamento dello scalo; monitoraggi su sostanze inquinanti, qualità dell'ambiente e inquinamento acustico anche dopo la fine dei cantieri. «Le nostre richieste - sottolinea l'assessore Manera - sono state tutte accolte. Io non ho partecipato alla discussione e al voto, ma la commissione ha recepito tutte le richieste di Treviso».
MOVIMENTI Arrivare a questo risultato non è stato semplice. Mauro Dal Zilio, sindaco di Quinto, anche lui presente alla Via, si è messo di traverso, si è battuto come un leone per evitare che tutto il peso di decolli e atterraggi del Canova ricadesse sulle spalle del suo Comune. I toni si sono scaldati: Dal Zilio e Conte, in barba a ogni legame di partito (sono entrambi della Lega), non se le sono mandate a dire. Raramente in una commissione Via si è assistito a un confronto così duro. Ma la posta in palio era altissima. Alla fine l'ha spuntata Conte facendo leva su dati tecnici: «Su dati oggettivi - specifica Manera - è solo una questione di numeri. Un volo su Treviso aumenta il rischio di incidenti rilevanti, ma solo perché le nostre sono zone più popolose. E poi se l'intento dello spostamento dei voli è anche quello di mitigare l'inquinamento acustico, non ha senso aumentarlo per una fetta di popolazione ben maggiore di quella che si vorrebbe aiutare. Oggi (ieri ndr) c'è stata una discussione importante e, per la prima volta, alla Via ha partecipato un sindaco di Treviso. Io faccio parte di questa commissione da alcuni anni e mai un primo cittadino trevigiano aveva partecipato».
IL NODO Il parere della Via Regione adesso verrà allegato a quello della Via del Ministero che, nella sua relazione, aveva specificato di rimanere in attesa delle decisioni prese a Venezia. In questo caso ci sono due prescrizioni opposte: la Via ministeriale che indica la necessità che su Treviso decolli il 21% dei voli e quella regionale che invece è del parere opposto. L'ultima parola adesso spetta la Ministro dell'Ambiente. Ma sul piatto della bilancia potrebbe pesare non poco un dettaglio: la Via ministeriale sta per decadere, quindi è possibile che nessuno voglia intraprendere battaglie complicate in scadenza di mandato.
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Il Gazzettino