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MESTRE - Un migliaio di posti auto da cancellare. Sono quelli occupati dai lavoratori che giornalmente si recano al Marco Polo di Tessera per prestare servizio: dipendenti degli enti di Stato, della sicurezza, degli handler, dei locali di ristorazione, dei negozi e di Save cioè il Gruppo che gestisce il Marco Polo e il Canova di Treviso, oltre a coordinare il Catullo di Verona e il D'Annunzio di Brescia. Un esercito di persone che fa vivere il terzo scalo intercontinentale italiano. Che cosa sta accadendo? I Sindacati avevano già sollevato la questione ai primi dello scorso ottobre quando, con una lettera a Save, la Fit-Cisl aveva chiesto un incontro per discutere dell'intenzione della Società di spostare fuori dal sedime aeroportuale i parcheggi per i dipendenti. Col passare del tempo quell'intenzione si è modificata e allo stesso tempo sviluppata fino a diventare uno studio, che Save ha affidato a una società di consulenza specializzata nell'efficientamento ambientale degli spostamenti casa-lavoro, per favorire la mobilità collettiva, disincentivare l'uso dell'auto privata, massimizzare l'uso del Trasporto pubblico locale e, in definitiva, rendere più sostenibili gli spostamenti da parte dei dipendenti aeroportuali.
DOPPIO OBIETTIVO
Da un lato, dunque, Save continua con l'impegno per la decarbonizzazione e il miglioramento delle condizioni ambientali in base al Piano Nazionale Aeroporti 2022 per la transizione ecologica del trasporto aereo, dall'altro si sta sempre più avvicinando il momento in cui verranno aperti i mega cantieri per la costruzione della bretella ferroviaria, e quindi bisogna organizzare gli spazi dato che la galleria a cappio passerà proprio sotto ai parcheggi dell'aeroporto.
IL PROGETTO
Il progetto allo studio da parte della società di consulenza parte dalla considerazione che un dipendente dell'aeroporto spende in media circa 10 euro al giorno (ovvero 2400 euro l'anno) per i suoi spostamenti casa-lavoro, e ipotizza l'introduzione del car-pooling (ossia l'utilizzo di auto in condivisione), nuovi parcheggi di interscambio fuori dell'aeroporto dove i lavoratori possano lasciare la loro auto e prendere una navetta aziendale, l'istituzione di una navetta aziendale e la realizzazione di una app per smartphone con la quale i lavoratori potranno gestire al meglio i loro spostamenti casa-lavoro. I Sindacati insistono sul fatto che il tempo utilizzato per andare in aeroporto e per tornarsene a casa non è tempo lavorativo mentre, fissando orari precisi per la navetta e il car pooling, diventerebbe parte integrante della giornata di lavoro. Sarà, quindi, una materia tutta da trattare con l'Azienda ma la rivoluzione degli spazi aeroportuali ormai è partita.
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Il Gazzettino