Aerei che volano troppo bassi: ecco cosa succede alle case, il fenomeno del vortex strike

Aerei che volano troppo bassi: ecco cosa succede alle case, il fenomeno del vortex strike
QUINTO DI TREVISO - Un nuovo caso di vortex strike ai danni di un'abitazione di via Costamala a Quinto, a poca distanza dall'aeroporto Canova. Un aereo passato il 16...

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QUINTO DI TREVISO - Un nuovo caso di vortex strike ai danni di un'abitazione di via Costamala a Quinto, a poca distanza dall'aeroporto Canova. Un aereo passato il 16 dicembre a bassa quota sopra l'edificio ne ha danneggiato il tetto smuovendo alcuni coppi. Lo segnala il comitato aeroporto Treviso. Che più volte ha puntato il dito contro i voli radenti alle abitazioni. Il proprietario dell'abitazione in questione è Elio Mantini, nel 2014 candidato sindaco per Civica Quinto Futura. Ha scritto una lettera a Prefetto, al sindaco di Quinto a all' Enac per denunciare quanto accaduto: «L'ubicazione del fabbricato si trova in una posizione estremamente precaria in quanto è soggetta a spostamento degli elementi di copertura del tetto - scrive - causa vortici aerodinamici e vibrazioni indotte dal passaggio continuo di aeromobili a bassissima quota; per precauzione ho provveduto ad ancorare i coppi e di conseguenza è stata evitata la caduta a terra ma nonostante questo, il pericoloso fenomeno di vortex strike si è comunque verificato. Oltre al danno subito ed all'inevitabile disagio, tengo a denunciare la pesante preoccupazione in cui io, la mia famiglia e gli attigui residenti siamo quotidianamente costretti a vivere nell'incubo determinato da problematiche di sicurezza, inquinamento acustico ed atmosferico». E segue la richiesta di risarcimento per i danni subiti. Il Comitato Aeroporto chiede, a sua volta, alle autorità' di prendere nuovi provvedimenti il prima possibile per evitare che fenomeni simili tornino a ripetersi. E denuncia, recita un comunicato, «l'insostenibile situazione che i cittadini coinvolti sono costretti a sopportare a causa dell'incubo di vivere in condizioni ambientali non salutevoli e aggravate dal sempre incombente pericolo di cause incidentali».


L'ANALISI

Stefania Sartori, sindaco di Quinto, poi precisa: «Oltre a lui anche una vicina di casa di due anziani si è recata nei nostri uffici per segnalare il danno patito dalla loro abitazione a causa di voli radenti. Anche in questo caso il reclamo è stato inoltrato. In aeroporto controlleranno l'ora del volo per l'eventuale risarcimento danni». Sartori è però, un po' sollevata per il nuovo Masterplan che andrà a rimodellare lo scalo e la sua attività e che ha trovato applicazione da un mese a questa parte.


LA SITUAZIONE

«Ora andiamo meglio perchè ha preso il via la sperimentazione che prevede che il 21 per cento dei voli decolla su Treviso» spiega il primo cittadino. Questo, a conti fatti, significa che dalle 12 alle 15 gli aerei che decollano dal Canova prendono la via di Treviso e non di Quinto. Mentre atterraggi e tutti gli altri decolli seguono la solita rotta. «Significa soprattutto - osserva - che per tre ore al giorno le abitazioni che si trovano a ridosso dell'aeroporto possono avere un po' di pace. È un percorso doveroso per riportare tranquillità a chi l'aveva persa del tutto. Certo, sarà impossibile pensare di eliminare del tutto i voli da Quinto. Ma si tratta comunque di un primo passo. E mi pare che i residenti lo abbiano apprezzato».

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Il Gazzettino