ADRIA (ROVIGO) - L'amministrazione Barbierato è pronta a fornire una risposta importante sul fronte della sicurezza. Il Comune rivisita il proprio sistema di...
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SERVIZI ATTESISi farà così fronte alle richieste dei cittadini. Basti ricordare le istanze delle vittime nei giorni scorsi di furti ed atti vandalici sposata anche da diversi consiglieri sia di maggioranza che di minoranza al fine di dotare la Polizia locale, e le Forze dell'ordine in particolare, di questi strumenti contro la criminalità.
Il sistema di videosorveglianza adriese risulta inadeguato se non assente in certi punti. I grandi occhi elettronici che sorvegliano alcuni luoghi sensibili infatti, non trasmetterebbero immagini sufficientemente nitide, in grado di rilevare con precisione i connotati di un eventuale soggetto autore di un atto vandalico o altri episodi simili. Più di una volta se ne sono accorte le Forze dell'ordine che sono state costrette a ricorrere alle telecamere private per fare luce su alcuni episodi. Ci sarebbe anche un problema legato alla durata della registrazione. In pratica il sistema è obsoleto e la lunghezza della registrazione non in alcuni punti sensibili non sarebbe in linea con gli attuali standard di registrazione delle più moderne apparecchiature.
Già nel 2006 il sistema di videosorveglianza comunale, in una nota degli stessi uffici, predisposta per la realizzazione di una rete di dispositivi e della stessa gestione in alcune zone a rischio del territorio, era considerato datato. Figurarsi 13 anni dopo con l'evolversi della tecnologia in materia.
ZONE CRITICHEA seguito di sopralluoghi effettuati dal personale dell'Ufficio tecnico già allora erano state individuate alcune zone particolarmente soggette ad atti criminosi dove il patrimonio comunale non era ben tutelato. Per tale motivo si è resa necessaria nel 2009 l'installazione di nove nuove telecamere fisse a monitorare determinate realtà considerate allora più a rischio di altre come via Bettola, presso l'incrocio tra la scuola media Marino Marin e l'asilo nido Bettola, per il monitoraggio degli studenti delle medie spesso autori di piccoli furti a danno dei propri coetanei, nonché per il controllo e la tutela dei due edifici, come si leggeva nella relazione, o come il grande occhio elettronico di piazza Cavour, con visuale entrata del teatro o quella installata nella zona della piscina comunale. Successivamente si era intervenuti a spot su altre aree, come l'area di ponte Chieppara o i giardini delle ex magistrali e con dei varchi nelle frazioni per far fronte alle situazioni che si erano verificate.
Guido Fraccon Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino