Adria. Selfie al seggio, post rimosso e denuncia ai carabinieri

Il municipio di Adria
ADRIA  - Il giorno decisivo è arrivato. Nel tardo pomeriggio di oggi, con scrutinio effettuato subito dopo la chiusura delle operazioni di voto, i seggi infatti...

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ADRIA  - Il giorno decisivo è arrivato. Nel tardo pomeriggio di oggi, con scrutinio effettuato subito dopo la chiusura delle operazioni di voto, i seggi infatti rimarranno aperti dalle 7 alle 15, gli adriesi conosceranno chi tra Omar Barbierato, sindaco uscente, a capo di una coalizione civica formata da quattro liste, Ibc, Siamo Adria, Adria Civica e Insieme per i paesi, ed il candidato del centrodestra, Massimo Bobo Barbujani indosserà la fascia tricolore per il prossimo quinquennio. Quest’ultimo, già tre volte sindaco, è appoggiato dalla liste civiche Bobosindaco Adria e le sue frazioni e da Il Cantiere Adria, oltre che da Forza Italia e Lega.


PRIMO TURNO 
Una sfida che, al primo turno, ha fatto registrare uno scarto di 665 voti a favore di Barbujani che aveva ottenuto 3.074 voti, pari al 32,19 per cento dei consensi. Barbierato aveva invece lottato fino all’ultimo seggio con l’esponente di Fdi, Sandra Passadore, imponendosi in volata per 144 voti, ottenendo una percentuale del 25,22 per cento, pari a 2.409 preferenze.
L’affluenza rispetto al primo turno è stata pari al 13.84% alle 12, rispetto al 13,64% di due settimane fa. Alle 19 il dato era del 30.24 contro il 39,4% Gli aventi diritto al voto sono, ricordiamo, 16.796.

 
LA SEGNALAZIONE 
È stato segnalato alle Forze dell’ordine, tramite un esposto ai Carabinieri, invece il comportamento della segretaria di un seggio ubicato in una frazione. Quest’ultima dopo essersi scattata una foto, assieme ad altre due persone, con tanto di numero della sezione, invitava gli elettori a votare Barbierato. Post rimosso quanto ormai era diventato di dominio pubblico. Anche il Pd, che ha lasciato libertà di voto ai suoi elettori, con una nota, ha fatto sentire la propria voce per altri episodi definiti poco piacevoli: «Mentre gli elettori si stanno recando alle urne, diritto che dovrebbero esercitare in un clima di rispetto del silenzio elettorale - si legge in una nota dei dem - c’è una parte politica, o meglio civica, che continua a utilizzare i soliti e noti metodi denigratori che riservano agli elettori che potrebbero non sceglierli. La vignetta, che fanno circolare, con cui denigrano il Pd ed i suoi elettori, dimostra che gli unici a soffrire di una persistente identità politica sono loro, il cui motto è “né di destra, né di sinistra, solo perché i voti con cui vogliamo vincere non hanno colore”. 


CLIMA ACCESO 


Nel frattempo, l’ultimo episodio accaduto in città, l’atto vandalico alla cassetta delle lettere di una esponente sempre del Pd tiene banco. Unanime la condanna di gran parte degli schieramenti. «Stiamo assistendo - si fa sapere dai dem - ad una campagna elettorale in cui il confronto si è tristemente trasformato in attacchi verbali, sui social e da ultimo in azioni violente. Se non possiamo comprendere il gesto è doveroso interrogarsi sul motivo. La risposta violenta colma sempre un vuoto ed in questo caso un vuoto politico ma soprattutto un più generalizzato e preoccupante disagio sociale. Tutto il circolo di Adria esprime vicinanza alla nostra Jahan». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino