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ADRIA - Velocità e viabilità sotto accusa e arrivano le prime risposte sul fronte del transito di bici e monopattini in corso Vittorio Emanuele II. Anche se il problema è ancora lungi dall'essere risolto, l'amministrazione Barbujani dovrà cercare di ovviare alle proteste dei residenti di numerosi tratti stradali cittadini, intensificatesi negli ultimi anni, dove i limiti di velocità raramente vengono rispettati. A parte il problema della bretella di località Pontinovi -Passetto, avversata prima ancora di essere costruita dai residenti, uno dei primi problemi da risolvere riguarda viale Risorgimento, dove anche nei giorni scorsi i residenti sono tornati a puntare il dito contro la velocità delle auto in transito: «Ci sono - denuncia Francesca Casellato - addirittura sorpassi nei pressi dell'incrocio con via Di Vittorio, a 200 metri dalla scuola dell'infanzia. Aspettiamo che accada qualcosa di grave?».
La stessa situazione viene evidenziata in via Chieppara e nelle vie a senso unico, Carducci e Bocchi, mentre in via Scalo gli stop presenti sul grigio asfalto sembrano optional.
Un lato della via è privo di marciapiede e gli accessi pedonali e carrai danno sulla carreggiata senza alcuna protezione per pedoni. Nonostante la ztl poco rispettata, il traffico era comunque moderato e i pericoli limitati. Con l'apertura di varie attività commerciali in zona, però, il traffico si è intensificato. Gli automobilisti hanno iniziato a percorrere questo tratto a velocità sostenuta.
Segnalato più volte il problema, con richieste di intervento da parte della Polizia Locale, si era arrivati a oltre una quarantina di contravvenzioni in una mattina. Dopo di allora, però, i controlli erano cessati tanto che i residenti fatto propria una soluzione proposta dall'ufficio tecnico di palazzo Tassoni, ovvero tramutare la strada in un senso unico, togliendo la ztl, e di porre dei salvagente e cordoli per separare gli accessi residenziali dalla carreggiata, mettendo in sicurezza gli utenti. Questa soluzione era però stata bocciata dall'ex amministrazione che aveva rimosso la ztl e posto il limite di 30 chilometri orari, di fatto anche questo mai rispettato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino