ADRIA - Dopo le liti, il bar resta chiuso per due settimane. Il questore Raffaele Cavallo, infatti, ha disposto la sospensione temporanea della licenza del locale che sorge...
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SOTTO CONTROLLO Tuttavia questo fatto, che ha visto i carabinieri della stazione di Adria arrestare il 28enne già dopo poche ore, non è stato l'unico ad aver attirato le attenzioni delle forze dell'ordine. Come si sottolinea in una nota diramata dalla questura, questo stesso bar «già da tempo era stato oggetto di segnalazioni sul continuo verificarsi di liti al suo interno. Questi gravi episodi hanno fatto sì che polizia e carabinieri avessero un occhio di riguardo per quel locale, con continui controlli, soprattutto in orario serale, dai quali è emersa la costante frequentazione del bar da parte di soggetti pregiudicati. Dunque, per il gravissimo episodio del 23 luglio, le successive segnalazioni per le liti all'interno del locale e il riscontro della costante presenza di soggetti pregiudicati, il questore in data 30 agosto decideva di sospenderne la licenza per 15 giorni».
TROPPI PREGIUDICATI In particolare, durante i controlli a tappeto fatti decisi la sera del 7 agosto dal Commissariato di Adria, della dozzina circa di avventori controllati all'interno del bar Angela, praticamente la metà erano pregiudicati. Il controllo, al quale hanno partecipato anche le pattuglie del Reparto prevenzione crimine del Veneto e l'unità cinofila di Padova, non aveva interessato solo questo locale, ma svariati bar fra Adria e Bottrighe. E fra la sessantina circa di persone che sono state identificate nel corso del controllo, circa un terzo risultava gravato da precedenti penali o di polizia o in alcuni casi, colpito da precedenti condanne.
LA LEGGE Il fatto che un locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate è esplicitamente indicato all'articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza come una delle cause che possono portare alla sospensione della licenza di un locale pubblico.
Il Gazzettino