Dieci associazioni fanno squadra per affrontare le nuove sfide dell'adozione Ecco l'elenco

Dieci associazioni fanno squadra per affrontare le nuove sfide dell'adozione Ecco l'elenco
Nasce Eanet for adoption: questo il nome della neonata aggregazione di 10 enti autorizzati, al momento la più numerosa in Italia, che intende affrontare le nuove sfide...

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Nasce Eanet for adoption: questo il nome della neonata aggregazione di 10 enti autorizzati, al momento la più numerosa in Italia, che intende affrontare le nuove sfide dell’adozione internazionale partendo dalle differenti storie e differenti identità ma con la consapevolezza che il ruolo degli Enti Autorizzati debba essere adeguatamente riconosciuto per l’importante funzione pubblica che svolgono a favore di tanti bambini e famiglie, anche laddove le Istituzioni non sono presenti. Non si tratta di una “mega intesa” tra Enti, né di un accordo di condivisione di sedi, personale, quanto piuttosto una rete con obiettivi operativi, retta dalla condivisione di ideali comuni e dalla esigenza di avere un referente che possa farsi poter esprimere una voce collettiva dei bisogni, delle esigenze e delle aspettative degli Enti aderenti presso le Istituzioni pubbliche e private, in Italia e all’estero.

Questi gli Enti autorizzati primi aderenti:

Arcobaleno (Padova),

Associazione Amici Trentini ODV (Trento),

Associazione Italiana Pro Adozioni – A.I.P.A. Onlus Erga Pueros (Roma),

Associazione La Cicogna I.S. (Rivoli TO),

Famiglia Insieme Società Cooperativa Sociale (Roma),

I Bambini dell’Arcobaleno – Bambarco ODV (Longarone BL),

I Fiori Semplici Onlus (Monfalcone GO),

Lo Scoiattolo Onlus (Terni),

NADIA Onlus (Verona

SOS Bambino International Adoption APS (Vicenza).

Dalla loro ben 41 sedi principali distribuite in tutta Italia, oltre 80 professionisti tra dipendenti e collaboratori, la presenza operativa in 37 Paesi esteri dove sono autorizzati ad operare dalla CAI: oltre 13.000 le adozioni concluse in totale. L’assoluta centralità del minore, l’esigenza di promuovere e rilanciare la cultura e la sussidiarietà dell’adozione internazionale della stessa, la necessità di sostenere la cooperazione internazionale quale strumento teso a garantire al minore ed alla sua famiglia condizioni di vita migliori e la necessità di sostenere le famiglia aspiranti adottive in quanto risorsa preziosa e definitiva per i minori in stato di abbandono, sono i principi cardine che fondano questa rete di Enti autorizzati. Tra i principali obiettivi della rete ci sono la volontà di essere una presenza attiva e collaborativa nei rapporti con le Istituzioni, la difesa e la valorizzazione del ruolo dell’ente autorizzato, la tutela giuridica dell’ente autorizzato al quale è affidato l’esercizio di una funzione di rilevanza pubblica, l’affermazione della specificità della conoscenza delle realtà estere dell’adozione, favorire una più stretta collaborazione e confronto tra gli Enti in Italia e all’estero per affrontare le criticità presenti mantenendo l’autonomia di ogni realtà.

Gli Enti fondatori hanno ritenuto che la figura del referente/portavoce debba essere ricoperta da una persona che non sia un presidente, membro del direttivo, direttore, etc. di nessuno degli Enti aderenti, questo per garantire la massima oggettività di rappresentanza dello stesso a tutto vantaggio della rete. Tra i primi interventi in programma la necessità di riprendere il dialogo con la Commissione per le Adozioni Internazionali sui temi urgenti in questo difficile momento storico del Sistema delle adozioni internazionali italiano a cominciare dalle ipotesi di riforma delle Linee Guida per gli Enti Autorizzati e promuovere la costituzione di una rappresentanza permanente di settore/categoria degli Enti autorizzati nei confronti della CAI e di tutte le altre Istituzioni pubbliche e private interessate.

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Il Gazzettino