Lo adesca sul web e all'incontro lo minaccia: «Sei diverso dalla foto»

foto di repertorio
UDINE - Avrebbe adescato un coetaneo su un social network ma all'incontro concordato tra i due si sarebbe presentato con un coltello e gli avrebbe intimato di consegnargli 150...

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UDINE - Avrebbe adescato un coetaneo su un social network ma all'incontro concordato tra i due si sarebbe presentato con un coltello e gli avrebbe intimato di consegnargli 150 euro. Per questo motivo un giovane di 22 anni, un cittadino rumeno residente in città, è stato arrestato dalla Polizia con l'accusa di tentata estorsione. Il caso è stato scoperto per una manovra azzardata compiuta dall'auto su cui si trovavano i due giovani proprio davanti agli occhi di personale della Squadra Mobile tra piazzale XXIV Luglio e viale Venezia, a pochi passi dalla Questura. Erano circa le 17.30 di sabato. L'auto condotta dalla vittima, un giovane udinese, aveva effettuato una brusca frenata, azionata con il freno a mano, tirato proprio mentre la vettura stava imboccando il controviale che dal piazzale del Tempio Ossario porta davanti all'ingresso della Questura. All'interno dell'abitacolo, tra i due occupanti è quindi cominciata una colluttazione che ha spinto i poliziotti in borghese a intervenire immediatamente. Alla vista degli agenti, subito qualificatisi, il giovane rumeno ha aperto di scatto la portiera dal lato passeggero e ha tentato di darsi alla fuga. 


Il 22enne, già noto alle forze dell'ordine, è stato subito fermato e trovato in possesso di un coltello a serramanico, con lama in acciaio lunga 6,5 centimetri e un manico in metallo di altri 9, per una lunghezza complessiva di circa 15 centimetri, che teneva nella tasca del giubbotto. I due ragazzi sono stati quindi accompagnati negli uffici di viale Venezia per delineare i contorni la vicenda. Ed è lì, anche attraverso il racconto della vittima della tentata estorsione, che gli investigatori della Squadra Mobile, diretta dal Vice Questore aggiunto Massimiliano Ortolan, hanno ricostruito quanto sarebbe accaduto poco prima. I due giovani si sarebbero conosciuti su un social network rivolto a un'utenza maschile omosessuale, basato sulla geolocalizzazione degli iscritti per mettere in contatto persone che si trovano nelle vicinanze. I due avrebbero chattato fino a concordare l'incontro, avvenuto appena pochi minuti prima quando il ragazzo di origini straniere era salito a bordo dell'auto della vittima in un'altra zona della città. Avendo realizzato di trovarsi di fronte a una persona diversa da quella che appariva nelle foto che si erano scambiati in chat ed essendosi quindi allarmato, il giovane udinese avrebbe deciso di far scendere subito il coetaneo, senza voler proseguire l'incontro. È a questo punto che il 22enne rumeno avrebbe fatto partire la sua richiesta di denaro. Avrebbe sostenuto di essere un escort e di pretendere il pagamento di 150 euro. La vittima lo avrebbe invitato nuovamente a scendere dall'auto. Allora lui avrebbe rincarato la dose, sostenendo di avere un protettore che avrebbe preteso in ogni caso la somma di denaro e lasciando intendere di essere armato. 

La vittima avrebbe quindi finto di accondiscendere alla consegna del denaro e, con la scusa di raggiungere un bancomat, avrebbe guidato verso viale Venezia per recarsi davanti alla Questura dove poi la loro auto è stata notata dagli investigatori, ponendo fine al tentativo di estorsione. Avvisato il pubblico ministero di turno Viviana Del Tedesco, il giovane straniero è stato quindi arrestato e portato in carcere a Udine. Le indagini sono in corso. La Polizia invita eventuali vittime di analoghi episodi a farsi avanti. Molto spesso in casi come questi, infatti, le vittime preferiscono non denunciare, per pudore o vergogna.


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Il Gazzettino