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MESTRE - Il Campus scientifico di Ca’ Foscari, con anche la nuova sede della Camera di commercio e della Stazione sperimentale del vetro, sta diventando una cittadella all’interno della città, capace di muovere e attirare sempre più persone. Per il momento, però, Actv non ha in programma di aumentare le linee e le corse dei bus che servono via Torino e che portano anche alla stazione delle Ferrovie: la linea 43 e la 32H sono quelle che operano in quell’area e altre non ne sono previste, come non è previsto un aumento della frequenza delle corse (ogni mezz’ora) e nemmeno sono in programma collegamenti serali e notturni. In Comune, però, ci stanno pensando. «Se aumentano i servizi in una parte della città dobbiamo trovare delle risposte: guardando al futuro della city universitaria si devono prevedere servizi di trasporto adeguati» afferma l’assessore comunale alla Mobilità, Renato Boraso.
ORGANICI
Uno dei problemi, per via Torino come per l’intera città e il resto d’Italia, è che gli autisti, però, sono sempre meno e mano a mano che gli anziani vanno in pensione, è sempre più difficile sostituirli. «Non si trovano persone per guidare i bus, è un problema generale e sempre più pesante. - continua l’assessore - Serve una legge che cambi la situazione: oggi la patente per condurre i pullman si può fare solo una volta compiuti 24 anni, e il costo medio per conseguirla non è indifferente, si aggira sugli 8 mila euro, mentre lo stipendio medio è di 1400 euro al mese alla prima assunzione.
LINEE DI FORZA
«È chiaro che le linee di forza che trasportano migliaia di persone non le puoi fare a chiamata ma molti altri collegamenti minori puoi organizzarli. In attesa che arrivino soluzioni più complessive, i serviti di trasporto pubblico a chiamata costituiscono una valida alternativa e quindi possiamo pensare di estenderli a varie parti del territorio, tra cui anche via Torino, in modo da andare a rinforzare le due linee esistenti, sia come frequenze che come orari. Diventano utili anche in caso di eventi estemporanei come, ad esempio, il luna park dello scorso settembre nell’ex Mercato ortofrutticolo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino