FORGARIA NEL FRIULI (Udine) - Non fosse che alzando gli occhi scopri di essere avvolto e coccolato dalle montagne, a guardarlo così, con gli occhi dritti dritti puntati...
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Il segreto? La tua temperatura, che non si alza mai sopra i 10 gradi, e le sue alghe, che gli regalano sfumature azzurre, turchine, blu, di un celeste intenso. Le acque del laghetto incastonato tra i monti, che fa parte di una riserva naturale, sono quel che resta di una "frana glaciale" di 10mila anni fa. I blocchi di ghiaccio, nel loro sciogliersi, hanno creato un avvallamento profondo, di 10 metri sotto il livello del grande fiume, il Tagliamento, che scorre con nel suo vasto letto a pochi chilometri di distanza.
Per arrivarci basta chiedere indicazioni al Centro visite di Forgaria, che è sempre aperto e a entrata gratuita, frequentato anche dai curiosi di animali: qui, infatti, vive una delle poche colonie di grifoni d'Europa, che si possono vedere sia al centro visite che tramite una telecamera installata sulle alture delle montagne dove vivono liberi gli avvoltoi.
Dal centro visite si stacca un sentiero che porta al lago e che richiede una camminata di circa 40 minuti. Il laghetto, dove non è possibile fare il bagno e dove vivono poche trote e tanti gamberi di fiume, si esplora percorrendo un anello attrezzato e puntellato da diversi luoghi di osservazione.
L'acqua è chiara e limpida: ha una temperatura costantemente bassa ed è per questo motivo che non ghiaccia mai né permette alle piante di proliferare, a eccezione di un piccolo canneto; sui fondali crescono solo alghe verdi e azzurre, che gli regalano un colore unico. La sua profondità massima è di otto metri e, seduti sui massi, sulle sue rive, si possono osservare i grifoni volteggiare sulle vette delle vicine montagne, e udire i loro versi. Qui regna la calma e l'area si collega, con un altro sentiero nel bosco, ai laghetti Pakar, anche questi uno spettacolo per gli occhi, con sfumature di colori che variano sempre, in base alle ore del giorno e delle stagioni. Info www.riservacornino.it. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino