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VENEZIA - Un livello medio del mare in crescita costante a Venezia, ma con un’accelerata nell’ultimo decennio di ben 6 centimetri: dai 26 del 2011 ai 32 di quest’anno (negli anni ‘50 aveva superato i 15, poi l’aumento graduale). Ed ecco che le acque alte di questo inizio agosto si spiegano anche così. «Con un livello medio del mare così alto, basta una perturbazione per ritrovarsi con un evento di marea significativo anche d’estate - sottolinea il direttore del centro previsioni e segnalazioni maree del Comune, Alvise Papa - Il valore registrato sabato, in effetti, è stato un record stagionale. Ma non è nulla di straordinario. Così andrà e così andrà sempre più spesso». Proprio nel giorno in cui l’Ipcc lancia il suo ennesimo allarme sulla “corsa” del cambiamento climatico a livello globale, Venezia fa i conti con i suoi effetti pratici in laguna.
«Non c’è nulla di cui stupirsi - aggiunge Pierpaolo Campostrini, direttore del Corila - la comunità scientifica ci ha avvisato da tempo. Il medio mare è ben più alto di quello di cinquant’anni fa, mentre si moltiplicano gli eventi estremi. Siamo in un momento di cambiamento del clima: vedremo cose che prima non accadevano». Come le acque alte d’agosto. Un tripletta tra venerdì e domenica, con il record registrato sabato sera di 98/99 centimetri a Punta della Salute (100 alle bocche di porto). «È il valore più alto registrato nella prima metà di agosto - conferma Papa - C’erano stati 100 centimetri il 28 agosto del 1995, 102 il 30 agosto dell’anno scorso.
Intanto l’unica certezza resta che in queste serate d’acqua alta agostana, mentre i turisti si bagnavano i piedi passeggiando allegri in Piazza, la Basilica è precipitata nuovamente nel dramma degli allagamenti. Sopra gli 85 centimetri il sistema di valvole non protegge più il nartece. Tracima l’acqua tanto dannosa per i marmi millenari. «Quello che dispiace davvero è non essere riusciti a realizzare la barriera di protezione di lastre in vetro - commenta Campostrini, che da ex procuratore era stato uno dei sostenitori di questa opera - Sapevamo che saremmo arrivati a questo punto, per questo avevamo proposto questa soluzione provvisoria. Poteva essere pronta un anno fa! Invece il commissario Spitz si è inserito per chiedere un intervento di miglioramento architettonico che non ha sortito alcun effetto, se non di perdere un anno. Ora si è tutto intasato in questo momento complicato legato alla vita o alla morte del Consorzio Venezia Nuova. La barriera ancora non c’è e poteva esserci». C’è invece l’acqua alta.
onu
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Il Gazzettino