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ROVIGO - Pochi minuti di pioggia intensa, stile tropicale, e a Rovigo spuntano come funghi delle problematiche di sicurezza stradale. Martedì scorso sulla città si è abbattuta quella che viene definita una bomba d'acqua, un intenso fenomeno meteorologico che si verifica sempre più spesso negli ultimi anni. In pochi minuti, una decina al massimo, è caduta una ingente quantità di pioggia che ha provocato alcuni allagamenti. Questo perché il sistema che fa defluire l'acqua, viene messo in difficoltà dalla concentrazione di pioggia caduta in un breve arco di tempo. Due consiglieri comunali, Michele Aretusini, capogruppo della Lega, e Antonio Rossini della lista Gambardella, hanno sollevato due criticità, frutto proprio della bomba d'acqua: una al sottopasso di Boara, l'altra in via Volturno, a Mardimago, strada recentemente asfaltata, ma che mostra un dislivello. «L'intenso fenomeno meteo che ha colpito Rovigo è esemplificativo di una realtà alla quale ci dobbiamo abituare e per la quale dobbiamo individuare le corrette misure di prevenzione, per la sicurezza del capoluogo, delle frazioni e dei loro residenti» esordisce Aretusini in riferimento alla situazione del sottopasso di Boara, dove una vettura è rimasta bloccata dall'acqua che precludeva il transito e che ha parzialmente sommerso il veicolo. «L'esperienza degli ultimi anni ci sta abituando a fenomeni meteo improvvisi e violenti, che provocano danni estesi, ai quali non eravamo abituati - prosegue il capogruppo - non possiamo impedire che eventi simili si verifichino, ma possiamo agire per ridurre al minimo le conseguenze. Per questo scopo, la parola d'ordine deve essere manutenzione: delle caditoie, delle scoline e delle strade, per fare in modo che l'acqua defluisca il più rapidamente possibile. Legato a questo c'è il tema di una regolare pulizia delle strade, per ridurre i detriti che accumulandosi, rendono difficoltoso il deflusso dell'acqua. Operazioni non complesse, ma che sono vitali per ridurre al minimo il rischio di allagamenti, in attesa di altri interventi più strutturali per mettere in sicurezza le zone maggiormente a rischio».
LA FRAZIONE
Per quanto riguarda l'allagamento a Mardimago, Rossini afferma che «a pochi mesi dall'esecuzione della asfaltatura in via Volturno, all'altezza del civico 34, è bastato un temporale per allagare per molti metri la sopracitata, via rendendo pericolosa la circolazione stradale.
Il Gazzettino