Senza biglietto sul bus degli studenti: calci, spinte, schiaffi, ragazzino ferito

foto di repertorio
ODERZO - Nuovo episodio di violenza su un autobus della Mom. Protagonisti, ancora una volta, gli abusivi del trasporto pubblico pizzicati a viaggiare senza biglietto. É...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ODERZO - Nuovo episodio di violenza su un autobus della Mom. Protagonisti, ancora una volta, gli abusivi del trasporto pubblico pizzicati a viaggiare senza biglietto. É successo ieri pomeriggio sul bus della linea Oderzo-Treviso. Il parapiglia è scoppiato alle 13.45 all'altezza di una fermata qualche chilometro prima di Ponte di Piave e a fare le spese della mischia a colpi di calci e schiaffoni non sono stati solo i controllori ma anche alcuni studenti tra cui un bambino 13enne, residente nella cintura urbana del capoluogo, che ha rimediato una forte botta al ginocchio e i pantaloni strappati. Il tafferuglio a bordo sarebbe stato scatenato da due giovani di colore.

TESTIMONIANZE Secondo le prime ricostruzioni di alcuni passeggeri queste persone, che si sarebbero espresse in un italiano stentato, a un certo punto si sarebbero accorte che sul mezzo stavano per salire due controllori. A quel punto avrebbero cercato di scendere e darsi alla fuga perché sprovvisti di biglietto. Ma in quel momento il bus era pieno: 40 persone sedute, in maggioranza studenti, e almeno una trentina in piedi, alcune davanti alle uscite. In pratica, un muro che ha respinto indietro i due mentre tentavano di scappare. Ed è allora che i due giovani di colore sarebbero passati alle maniere forti. Il primo, che si trovava di fronte alla porta centrale, avrebbe preso a spintonate e a calci gli altri utenti per aprirsi una via e scendere. A farne le spese soprattutto il ragazzino di 13 anni. Il secondo si sarebbe invece trovato davanti uno dei controllori, a cui avrebbe rifilato una sberla dopo aver strattonato alcuni dei ragazzi in piedi davanti alla porta. Entrambi se la sono poi data velocemente a gambe, riuscendo a scappare senza essere identificati.

RAPPORTO SCRITTO Questa mattina negli uffici della direzione di Mom sono attesi i rapporti scritti dei controllori e dell'autista. La relazione sui fatti sarà presa in esame e solo in giornata verrà deciso se fare o meno una segnalazione alle forze dell'ordine, alla luce del fatto che i protagonisti della scazzottata di ieri, che secondo alcuni passeggeri sarebbero saliti in autobus a Oderzo, vengono descritti come facce note. Gente cioè che era già stata sorpresa senza biglietto sulla stessa linea che in altre occasioni avrebbero creato problemi al momento del controllo.


LA FAMIGLIA DENUNCIA «Mi hanno fatto male, mi hanno anche strappato i pantaloni» ha raccontato in lacrime il 13enne quando è arrivato a casa. Ora la famiglia è intenzionata a presentare denuncia contro ignoti per lesioni. «Questi -ha commentato il presidente di Mom Giacomo Colladon- sono fatti che succedono di frequente e che hanno a che fare con livelli di inciviltà e mancanza del minimo senso civico che sono assolutamente intollerabili. Non a caso abbiamo portato il problema all'attenzione della Prefettura, soprattutto a seguito dei casi in cui il nostro personale è stato malmenato solo perché faceva il proprio dovere, che è quello di garantire un viaggio tranquillo a tutti i passeggeri e fare in modo che le regole basilari, come quella di salire a bordo con un biglietto valido, vengano rispettate. Per ricostruire esattamente quello che è successo ieri pomeriggio attendiamo però di leggere i rapporti del nostro personale a bordo. Il ragazzo che si è fatto male e la sua famiglia hanno tutta la nostra solidarietà e se presenteranno denuncia, come mi pare abbiano annunciato, valuteremo le iniziative più opportune per poterli sostenere in tutti i modi possibili».

     Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino