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SAN MARTINO DI LUPARI (PADOVA) - Venerdì scorso è arrivata la condanna definitiva da parte della Cassazione a sette anni e un mese per un 33enne residente ora in provincia di Treviso. L'uomo nell'estate del 2016, in un comune dell'Alta Padovana, ha abusato per almeno due volte della sua nipotina di soli otto anni. In primo grado il 10 giugno del 2019 il pubblico ministero Roberto Piccione, titolare delle indagini, aveva chiesto per l'operaio e padre di famiglia, una pena di cinque anni e sei mesi di carcere. Ma i giudici del Tribunale collegiale lo hanno condannato a sette anni e un mese di reclusione. Il 24 febbraio dell'anno scorso la pena è stata confermata anche in Appello.
IL FATTO
Era l'estate del 2016 quando la famiglia della piccola, residente in un comune vicino a Castelfranco, ha chiesto allo zio residente all'epoca a San Martino di Lupari di accudire la nipote e di farla giocare con il cuginetto.
I PRECEDENTI
Operaio, sposato e con un bambino, è stato anche iscritto dalla Procura di Padova nel registro degli indagati per avere, sempre nel 2016, in più occasioni molestato alcune studentesse minorenni nel suo comune di allora, a San Martino di Lupari. Il 33enne aveva avvicinato per strada alcune ragazzine, per poi toccarle nelle parti intime.
E almeno un paio di loro hanno raccontato quanto era accaduto ai genitori. Sono così scattate le denunce e un'altra indagine ancora da parte dei carabinieri della stazione di San Martino di Lupari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino