Abbuffata di Vigilia e Natale: in 30 finiscono in ospedale

Abbuffata di Vigilia e Natale: in 30 finiscono in ospedale
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TREVISO - Il problema non è tanto, o solo, quanto si mangia a Natale, ma soprattutto quanto si è abituati a mangiare durante l'anno. Va da sé che se si esagera tra primi, secondi, contorni e dolce, il panettone diventa una sorta di mazzata finale in grado di spedire direttamente chiunque all'ospedale. È il caso dei tanti, troppi anziani soccorsi nel primo pomeriggio di martedì, ma diversi interventi sono stati effettuati anche a Santo Stefano, dagli infermieri del Suem che tra le 13.30 e le 15 del 25 Dicembre hanno ricevuto un susseguirsi di telefonate da ristoranti e abitazioni private per principi di soffocamento, nausee e forti malesseri. È c'è chi ha addirittura perso i  sensi in seguito ai malori provocati dal pasto troppo abbondante. Basti pensare che martedì nel giro di poche ore sono stati addirittura trenta i pensionati che hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.

TERZA ETA' A RISCHIOLe indigestioni, specie a una certa età, non possono essere prese alla leggera per chi durante l'anno mantiene una dieta rigida, evitando di affaticare stomaco e fegato, magari per tenere sotto controllo glicemia e colesterolo. E tra i pazienti finiti direttamente in ospedale il giorno di Natale c'erano infatti soprattutto anziani poco abituati ad andare oltre brodini e porzioni contenute. Per una pensionata, che ha accusato un forte mal di stomaco, ha rischiato di rivelarsi fatale l'immancabile fetta di panettone: un boccone le si è gonfiato in gola e la donna non riusciva a respirare. I parenti, quando l'hanno vista diventare paonazza, hanno subito chiamato un'ambulanza e ci hanno dovuto pensare i medici a liberarle le vie aeree prima che il principio di soffocamento provocasse un potenziale malore. Nulla di grave alla fin fine, ma tanta paura per i commensali e per la pensionata, tenuta per qualche ora in osservazione al Ca' Foncello e subito dopo dimessa. È potuta rientrare a casa nel tardo pomeriggio. Più serie invece le condizioni di altri pensionati che si sono letteralmente accasciato sul piatto mentre pranzavano al ristorante, da Giavera del Montello a Camalò di Povegliano, da Treviso a Maserada. Sono stati tutti accompagnati in soccorso per le cure del caso e nessuno di loro, per fortuna, ha subito gravi conseguenze. 

IN MEZZO ALLA STRADAPoche ore più tardi, verso le 21 del 25, il 118 è dovuto intervenire anche sul put, davanti alla sede del Club degli Alpini, di fronte al parcheggio Dal Negro. Un giovane di origini nordafricane, probabilmente in preda ai fumi dell'alcol, si era seduto in mezzo alla strada rischiando così di farsi investire dalle auto di passaggio. È stato un medico dell'ospedale, di rientro dal turno di lavoro, a lanciare l'allarme e a chiedere l'invio immediato di un'ambulanza. L'uomo è stato quindi trasferito in pronto soccorso per accertamenti. 
A.Belt Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino