Abbandonano i rifiuti davanti alle fototrappole, ma non vengono ripresi. Le telecamere sono ancora spente

Le foto trappole non arrestano l’abbandono di rifiuti, gli incivili continuano noncuranti di essere ripresi
PORDENONE - Sembra impossibile, eppure sul fronte degli abbandoni dei rifiuti, sembra proprio che a Pordenone non ci sia tregua. Anzi, il caso che si sta verificando in via...

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PORDENONE - Sembra impossibile, eppure sul fronte degli abbandoni dei rifiuti, sembra proprio che a Pordenone non ci sia tregua. Anzi, il caso che si sta verificando in via Cervignano, sembra essere ancora più eclatante. Già, perchè la Gea e il comando della Polizia locale dopo che il consiglio comunale ha dato il via libera al nuovo regolamento per la videosorveglianza, ha installato le cinque fototrappole che avranno il compito di “stanare” i furbetti (meglio gli incivili) che lasciano borse e sacchetti carichi di rifiuti fuori dagli spazi e quasi certamente anche senza indifferenziarli.


LARGO CERVIGNANO
Ebbene, tra le regolamentazioni che sono state fatte, c’è pure quella legata alla posa in opera delle fototrappole per i rifiuti, che ovviamente dovranno essere piazzate nelle zone in cui ci sono i problemi maggiori. Ebbene, una è stata già montata proprio in Largo Cervignano, come si può vedere dalla foto piccola a destra. La fototrappola, a uno sguardo attento, non può certo passare inosservata, perchè si vede chiaramente, basta alzare la testa. Eppure, pochi metri più avanti ci sono i bidoni delle immondizie che traboccano di sacchetti, molti dei quali sono anche collocati all’esterno. Come dire che neppure la paura di essere ripresi dalle telecamere ferma gli incivili.


I CINQUE POSTI
Oltre a largo Cervignano, un’altra telecamera è già stata posta in via Cairoli, mentre le altre tre, per ora, non sono state ancora individuate. «Per la verità - spiega l’assessore Elena Ceolin che si occupa della videosorveglianza, mentre la collocazione delle fototrappole è di competenza di Gea e dell’assessore Mattia Tirelli che si occupa di Ambiente - non credo che siano ancora funzionanti. So che dovevano essere piazzate in questi giorni, ma onestamente penso che saranno attivate tra poco. Resta il fatto che il nostro obiettivo a questo punto è di usare gli strumenti a nostra disposizione per bloccare questi gesti incivili. Posso aggiungere che trattandosi di telecamere mobili saranno spostate in più aree, a cominciare da quelle maggiormente colpite dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Per avere alcuni risultati, comunque, servirà almeno un mese».

Pordenone. Furbetti dei rifiuti, scattano gli appostamenti e le azioni in incognito per stanarli


IL REGOLAMENTO


Il nuovo regolamento che disciplina i sistemi di videosorveglianza in città ha recepito tutte le ultime disposizioni normative. «C’è stato un bilanciamento tra la tutela della privacy e la necessità di possedere uno strumento che sia a supporto della normale attività di sicurezza - ha concluso Elena Ceolin - L’amministrazione comunale si propone infatti di garantire sempre più l’incolumità dei cittadini, attraverso la prevenzione, la repressione di atti criminosi e illeciti o di micro criminalità, assicurando anche la vivibilità del nostro territorio. Questi nuovi sistemi di videosorveglianza serviranno a prevenire e reprimere tutto ciò che riguarda la tutela del decoro urbano, gli atti di vandalismo, gli atti contro immobili e i fenomeni di degrado». Parallelamente, potranno essere impiegati anche nel monitoraggio del traffico, consentendo in tempo reale agli agenti di Polizia Locale di andare ad intervenire laddove necessario. Inoltre, grazie alle immagini a disposizione, sarà possibile per la Polizia Locale e le altre forze dell’ordine la ricostruzione degli incidenti. Un sistema di video sorveglianza finalizzato quindi concretamente alla pubblica sicurezza.

 

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Il Gazzettino