Rossi-Marquez, Top Secret il duello di Sepang: "nascosta" la telemetria della Honda

Valentino Rossi e Marc Marquez
Contatti e polemiche in pista e oltre, un ricorso ufficiale al Tribunale Arbitrale finora inaudito nel Circus gioioso della MotoGp, e poi finalmente una mezza verità a tre...

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Contatti e polemiche in pista e oltre, un ricorso ufficiale al Tribunale Arbitrale finora inaudito nel Circus gioioso della MotoGp, e poi finalmente una mezza verità a tre mesi dall'incidente che ha segnato il mondiale 2015. Il contatto tra Rossi e Lorenzo a Sepang, il presunto calcio ricevuto dallo spagnolo a 13 giri dalla fine che ne provoca la caduta, diventano Top secret, con un comportamento finora mai tenuto dalla Federazione Motociclistica Internazionale . Il presidente, lo spagnolo Vito Ippolito, in un comunicato stampa con tutti i crismi della ufficialità ammette di aver ricevuto che la telemetria telemetria della moto Honda di Marc Marquez, l'unica registrazione che fornirebbe dati certi su quello che è accaduto sulla pista malese, ma d'intesa con la Honda, «la stessa Federazione ha deciso di non renderla nota deciso di non pubblicarla 'per evitare ulteriori polemiche». Inutile sottolineare che questo comportamento non ha nessun tipo di precedente plausibile in qualsiasi tipo di competizione motoristica riconosciuta a livello ufficiale. Il dubbio ventilato finora che la Federazione a guida spagnola, con presidente Venezuelano, tendesse a favorire piloti iberici, vira decisamente verso il fatto.

 

Una questione di cavilli tecnici , certo, ma che gettano ombre sinistre di combine su tutto il campionato del mondo 2015, e di sicuro sul finale targato Jorge Lorenzo. Come noto, il tribunale arbitrale di Losanna non ha accolto il ricorso di Valentino Rossi che avrebbe annullato la squalifica poi subita a Valencia. Nell'ultima gara del mondiale il campione di Tavullia è stato costretto a partire ultimo, ma in sede legale, Valentino Rossi non ha potuto difendersi da un comportamento provocatorio di Marquez. Con la sua telemetria a disposizione, avrebbe invece potuto facilmente dimostrare il fattoche lo spagnolo semplicemente non sfruttava la potenza della sua moto per superare il pesarese, ma piuttosto accelerava il giusto per tenersi a stretto contatto, per provocarne una caduta o una reazione. Un comportamento intuito chiaramente, quello del pilota Honda, ma che se provato tecnicamente avrebbe potuto portare ad attenuare la squalifica di Rossi o a produrne una ulteriore per Marquez.


Il punto è chiaro. L'ordine di arrivo del Gp di Valencia, primo Lorenzo scortato fino al traguardo da Marquez, con Valentino quarto dopo una rimonta dall'ultima fila, non è bastato al dottore per aggiudicarsi il titolo. Qualsiasi differente ordine di partenza sarebbe stato a favore di Rossi, ma la Federazione è in possesso di dati che non intende divulgare e che invece potrebbero mettere tutto questo in discussione. Il Mondiale 2016 non parte affatto sotto i migliori auspici di trasparenza, imparzialità e sportività.
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Il Gazzettino