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PARIGI - Uno dei temi che più coinvolgono Luca de Meo,Ceo del Gruppo Renault, è il mantenimento di una corretta redditività dei diversi settori nell’ambito del piano Renaulution e, in generale, della transizione della mobilità. «Puntare all’elettrico - ha detto in un recente incontro - non significa solo lanciare un nuovo modello, ma anche lavorare per creare un ecosistema che renda utilizzabile questa soluzione da parte dei clienti e che permetta la gestione del sistema industriale». In questo Renault è certamente avvantaggiata dall’appartenenza alla Alleanza, visto che Nissan vanta come la Casa della Losanga una lunga esperienza nell’elettrico.
«Abbiamo un grande vantaggio competitivo grazie a Nissan - ha sottolineato - perché la piattaforma comune CMF-EV può andare dalla futura R5 e alle altre EV fino ai modelli di segmento D, come la Nissan Aria già presente in alcuni mercati».
«Le due curve si incroceranno tra il 2025 e il 2026, puntando entrambe verso l’alto. Il fenomeno dei prossimi anni sarà il forte aumento dei costi industriali, e quindi dei prezzi, dei modelli ICE Euro 7 con motore termico, quasi il doppio di oggi. Per contro la nostra politica sulle batterie e sulle componenti elletriche, oltre allo sviluppo delle tecnologie, faranno scendere i costi dei modelli elettrici». Luca de Meo ha comunque rassicurato sulla sparizione dei modelli benzina: «voglio spingere Renault verso l’elettrico ma utilizzndo anche l’ibrido per almeno 10-12 anni. Con l’aiuto del Governo francese, che sostiene questa roadmap tecnologia, potremo arrivare con ibridi e carburanti alternativi almeno fino al 2035».
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