Porsche, dalla ricarica alla tecnologia: per la Taycan una vera collezione di record

La nuova Porsche Taycan
BERLINO - Per essere una vera Porsche bisogna essere all’altezza, per esserlo da elettrica ci vuole ancora di più. Per questo la Taycan doveva presentarsi con...

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BERLINO - Per essere una vera Porsche bisogna essere all’altezza, per esserlo da elettrica ci vuole ancora di più. Per questo la Taycan doveva presentarsi con credenziali irreprensibili ed essere il meglio dei due mondi. Per questo la nuova coupé 4 porte ad emissioni zero ha, ancora prima di mostrarsi in pubblico, collezionato una serie di record che dovevano appartenere alla prima Porsche elettrica. Il primo è sicuramente il 7’42” al Nürburgring: davvero niente male per un’auto a 4 porte che non può superare i 260 km/h e pesa oltre 2.300 kg, ma ha un baricentro più basso di qualsiasi altra Porsche. L’altro record su pista la Taycan l’ha fatto in Italia, a Nardò, dove in 24 ore ha percorso (ricariche comprese) 3.425 km con una media di 143 km/h. Ma in Porsche non basta la prestazione massima, deve essere anche ripetibile. E allora, per mettere alla frusta la batteria e i motori, con tutti i loro 3 circuiti di raffreddamento, hanno compiuto lo 0-200 km/h per 26 volte consecutive, tutte sotto i 10 secondi. Altro grande risultato è nell’aerodinamica: con un cx di 0,22 la Taycan è l’auto più scorrevole nell’aria che esista. Certo, qualcun altro a Stoccarda ci era riuscito prima, ma non con un’auto così potente e veloce e che, oltre alla riduzione della resistenza, deve tenere conto anche della deportanza. 

 


La prima Porsche elettrica è anche l’auto più veloce alla ricarica. E questo grazie all’impianto elettrico a 800 Volt che permette di rifornire con una potenza di 270 kW – il limite precedente era di 150 kW – la batteria da 93,4 kWh di capacità con una rapidità mai vista: dal 5% all’80% in 22 minuti e mezzo. Vuol dire che bastano 10 minuti per mettere 150 chilometri nel serbatoio ad elettroni nascosto sotto il fondo della vettura. Non esistono motori elettrici che hanno potenza così elevata a parità di peso, e questo grazie ad una particolare struttura del rotore, denominata “hairpin” che ha permesso di avere una densità di rame nel rotore del 70% contro il 40% degli altri sincroni a magneti permanenti. Non c’è un’auto elettrica che ha un cambio a due velocità – per il motore posteriore – il cui rapporto di riduzione moltiplica la coppia fino ad oltre 12.000 Nm, da scaricare a terra in un unico istante. Non esisteva neppure un’auto che, per strumentazione, ha un pannello curvato e senza bordi da 16,8 pollici e altri 3 schermi. Il passeggero ne ha uno da 10,9” identico a quello centrale e poi ce n’è uno da 8 pollici sul tunnel adibito esclusivamente ai pulsanti a sfioramento. A questo proposito, la Taycan è la prima auto capace di ricevere comandi composti da due istruzioni: tattile e vocale. Basta puntare un dito sulla mappa e dire «Voglio trovare un ristorante qui» e il sistema avvia per voi la ricerca. Ma il record più importante la Taycan lo ha già stabilito nelle prenotazioni: oltre 30mila per un’auto che, di listino, parte da poco meno di 157mila euro. E anche questo è un altro primato che ti puoi permettere solo se ti chiami Porsche. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino