Porsche sperimenta alla 6 ore di Spa il pacchetto aerodinamico per Le Mans

La Porsche n°2 di Lieb-Dumas-Jani.
SPA – L'“operazione Le Mans” di Porsche è scattata ufficialmente ieri sul circuito belga di Spa-Francorchamps, dove domani si disputa la 6 Ore, valida...

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SPA – L'“operazione Le Mans” di Porsche è scattata ufficialmente ieri sul circuito belga di Spa-Francorchamps, dove domani si disputa la 6 Ore, valida come seconda prova del Wolrd Endurance Championship 2016. La scuderia campione del mondo ha ufficializzato che, per la prima volta, due Porsche 919 Hybrid hanno utilizzato un pacchetto aerodinamico sviluppato espressamente per la 24 Ore in calendario il 18 e 19 giugno prossimi.


Si tratta di una soluzione a basso carico aerodinamico, ha chiarito il responsabile Andreas Seidl: “Questo è il primo fine settimana in cui lo abbiamo montato – ha precisato - Ha funzionato come previsto, ma ci aspetta ancora un pò di lavoro di set-up, perché non siamo soddisfatti del bilancio complessivo”. La Porsche dei campioni in carica ha stabilito i migliori tempi (1:58.012 la prima auto e 1:58.577 la seconda), ma quasi 3,5 secondi sopra le prestazioni dello scorso anno.


Una parte del lavoro è stata fatta sui gruppi ottici, non solo differenti, ma anche più efficienti e leggeri (30% di peso risparmiato). Porsche ha ufficializzato in questi giorni il nome del nuovo responsabile dello sviluppo, che sarà il 51enne Michael Steiner. Il manager prende il posto di Wolfgang Hatz, che guidava la divisione dal 2011 e che aveva contribuito, come ha ricordato il costruttore, al doppio trionfo di Le Mans nel 2015, il “momento culminante del suo eccellente lavoro”, secondo la sintesi di Wolfgang Porsche.


Il lavoro che attende Audi, che mastica amaro dopo la 6 Ore di Silverstone e la vittoria persa dopo aver tagliato per prima il traguardo, è decisamente superiore. Non solo i tempi nelle prove sono stati piuttosto alti, ma gli ingegneri dei Quattro Anelli hanno dovuto far fronte a nuove noie tecniche, non troppo diverse (pare) da quelle con le quali hanno dovuto fare i conti anche nella prova d'esordio.


Nella seconda sessione, Toyota ha piazzato i due migliori crono, entrambi sotto il minuto e 59 secondi, ma con la pista più “pulita” sarebbe stato lecito attendersi ben altre prestazioni anche dai rivali. Resta il solito dubbio che siano state delle prove di nuovo un po'... nascoste. La squadra nipponica Gazoo, tuttavia, ha dimostrato nel Regno Unito che quello che le manca in velocità lo guadagna in affidabilità.

 
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Il Gazzettino