Mercato auto, calo vendite più contenuto: -11% a luglio. Da inizio anno mezzo milione di immatricolazioni in meno

Un parco auto
ROMA - Il mercato italiano dell’ auto chiude ancora in rosso a luglio, ma la flessione è più contenuta: le immatricolazioni sono state 136.455, l’11% in...

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ROMA - Il mercato italiano dell’ auto chiude ancora in rosso a luglio, ma la flessione è più contenuta: le immatricolazioni sono state 136.455, l’11% in meno dello stesso mese del 2019. Nei sette mesi il totale delle auto vendute - secondo i dati del ministero dei Trasporti - è 720.620 a fronte di 1.236.520 dell’analogo periodo dell’anno scorso, pari a una flessione del 41,7%.


Il gruppo Fca ha venduto a luglio in Italia 31.044 auto, l’8,96% in meno dello stesso mese del 2019. La quota è pari al 22,75% a fronte del 22,24%. Da inizio anno le immatricolazioni sono 169.763, in calo del 43,6% sull’analogo periodo dell’anno scorso, con una quota del 23,56% (era il 24,34%). 

“Sabato 1° agosto – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – sono partiti gli incentivi introdotti dalla Legge Rilancio e i risultati dei primi 3 giorni, con quasi 12 milioni di euro già richiesti, dimostrano che il mercato ne aveva assoluta necessità e che stiamo andando nella giusta direzione”.


“Queste risorse destinate all’auto, accogliendo parte delle richieste della nostra Associazione - prosegue Crisci - sono un importante riconoscimento della necessità di svecchiare un parco circolante molto anziano, senza discriminare le più moderne vetture a benzina e diesel Euro 6 che possono dare un contributo rilevante sul contenimento delle emissioni e in termini di sicurezza stradale”. “La strada intrapresa dal Governo è quella giusta negli obiettivi di breve termine, ora occorre rifinanziare subito il fondo con le attuali caratteristiche, senza introdurre ulteriori specificità o complicazioni ed è il momento di sedersi tutti insieme ed affrontare piani strategici orientati su due direttrici: una revisione della fiscalità sulle auto aziendali con nuovi criteri di deducibilità e detraibilità dell’IVA, e una potente accelerazione nella installazione capillare di infrastrutture di ricarica, avvicinandoci ai nostri principali partner europei”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino